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Alla Gran Guardia

Amarone Opera Prima, il re dei rossi presenta il millesimo 2019 e cerca il rilancio

Amarone Opera Prima 2024 alla Gran Guardia
Amarone Opera Prima 2024 alla Gran Guardia
Amarone Opera Prima 2024 alla Gran Guardia
Amarone Opera Prima 2024 alla Gran Guardia

Amarone Opera Prima ha alzato il sipario questa mattina in Gran Guardia. Si tratta della ventesima edizione dell’evento anteprima del Consorzio vini Valpolicella, al quale partecipano 70 aziende che presentano il millesimo 2019, «annata da cinque stelle», come la definisce Maurizio Ugliano, professore ordinario di Enologia dell’Università di Verona.

Oggi gli assaggi sono riservati a stampa ed operatori, domani agli wine lovers. Il convegno inaugurale è stato dedicato a «Clima, produzione e mercati: la Valpolicella alla prova del cambiamento». I rossi sono in difficoltà sui mercati mondiali da tempo. Complice un mix di fattori generazionali ed etnici – ma anche climatici – i palati di tutto il mondo stanno progressivamente spostando le proprie preferenze verso tipologie di alcolici diverse dal vino, e in particolare dal suo colore simbolo. Eppure il re dei rossi veronesi ha tutte le carte per continuare ad esercitare la leadership sulle destinazioni globali a patto, secondo Carlo Flamini, responsabile Osservatorio del vino di Unione italiana, «che identifichi nel mondo il proprio consumatore tipo e ridefinisca la propria identità».

Valeria Zanetti

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