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LA CORTE D’APPELLO

Amarone, no
al ricorso
delle Famiglie

Vigneti in Valpolicella
Vigneti in Valpolicella
Vigneti in Valpolicella
Vigneti in Valpolicella

Dopo quattro anni di confronto nelle aule di giustizia è arrivato il momento di scrivere la parola fine nel contenzioso tra Consorzio tutela vini Valpolicella e Le Famiglie Storiche (ex Famiglie dell'Amarone d'Arte). La sentenza della Corte d'Appello di Venezia, numero 4333, del 10 ottobre, ha confermato quanto stabilito in primo grado due anni fa. A seguire, il cda del Consorzio ha deciso all'unanimità di dare corso integralmente a quanto disposto dal giudice, come spiega una nota inviata dall'ente di tutela. «La sentenza», si legge «ha respinto l'appello de Le Famiglie Storiche (ex Famiglie dell'Amarone d'Arte) e riaffermato in ogni parte quanto stabilito dal primo grado».

 

«Il Consorzio», precisa la nota, «nel ritenere doveroso procedere in ragione dei princìpi e doveri statutari attribuiti dal Mipaaf (ministero agricoltura, ndr) considera esemplare e destinato a fare giurisprudenza internazionale quanto accertato in materia di difesa e tutela di patrimoni collettivi», ovvero delle denominazioni.

 

L'ente aveva promosso nel 2015 la causa in Tribunale per l'uso della dicitura Amarone nel nome dell'associazione, che raggruppa 13 storici produttori. La sezione specializzata in materia d'impresa, presieduta da Guido Santoro, ha confermato gli atti di concorrenza sleale, ribadito il divieto all'uso del nome Famiglie dell'Amarone d'Arte e la conseguente nullità del marchio e del relativo Manifesto. Resta l'obbligo di rimozione dalle etichette del brand e di pubblicazione della sentenza su due tra i principali quotidiani italiani, con spese a carico dei convenuti. La Corte d'Appello ha anche bocciato la valutazione sulla validità del marchio espressa dall'Euipo, Ufficio Ue per la proprietà intellettuale, su istanza dell'associazione.

 

A impugnare la sentenza di primo grado erano state l'associazione Le Famiglie Storiche e le singole aziende aderenti: Tedeschi, Begali, Brigaldara, Corte Giara (Allegrini), Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Venturini Massimo, Speri, Tenuta Sant'Antonio, Tommasi, Zenato. Sul fronte opposto, il Consorzio con Roccolo Grassi, Zymè, Cantina di Colognola, Cantina sociale di Soave, Cantina vinicola Sartori, Corte Figaretto, Corte Rugolin.

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