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Omicidio di Genova

Uccise la sorella con 24 coltellate. Poche ore prima scriveva al comico Luca Bizzarri: «Vorrei incontrarti»

Alberto Scagni, l'uomo che il primo maggio dell'anno scorso ha ucciso la sorella Alice con 24 coltellate, aveva cercato un contatto con l'artista
A sinistra Scagni, che uccise la sorella. A destra il comico Luca Bizzarri
A sinistra Scagni, che uccise la sorella. A destra il comico Luca Bizzarri
A sinistra Scagni, che uccise la sorella. A destra il comico Luca Bizzarri
A sinistra Scagni, che uccise la sorella. A destra il comico Luca Bizzarri

Alberto Scagni, l'uomo che il primo maggio dell'anno scorso ha ucciso la sorella Alice con 24 coltellate dopo aver minacciato i familiari di morte pretendendo soldi, dieci ore prima del delitto chattava su Instagram con il comico, e allora presidente della Fondazione Palazzo Ducale, Luca Bizzarri.

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Lo scambio di messaggi è agli atti dell'inchiesta depositati con la chiusura delle indagini per l'omicidio. Prima Scagni aveva insultato Bizzarri pubblicamente sui social ma poi, poco prima delle dieci del mattino, aveva iniziato a scrivergli privatamente.

"Ti vorrei incontrare" scriveva Scagni a Bizzarri. "Per cosa?", chiedeva Bizzarri e il killer rispondeva così: "Per stringerti la mano e chiederti un autografo". A quel punto Bizzarri rispondeva di nuovo: "Ma se fino a un giorno fa mi auguravi le peggio cose?". La gentilezza di Scagni inizia a svanire: "E' un sì oppure un no... Tanto da non perdere tempo, ragazzo...".

Il comico cerca di capire il motivo degli insulti e allora Scagni rimarca: "Mi farò una ragione che un SI' o un NO sono risposte o vietate oppure difficili. Come metterci la faccia invece della voce... sei davvero un bravo ragazzo... Buona giornata, anzi buona vita".

 

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