Si può rendere l’evento sportivo più conosciuto e seguito d’America ancora più noto e diffuso? Ancora più popolare di quanto già non sia? La NFL quest’anno ce l’ha fatta. In parte per merito suo, in parte per caso... o per amore, se preferite.
Questa notte, alle 0.30, Kansas City Chiefs e San Francisco 49ers si sfidano nel Super Bowl numero 58, LVIII come lo scrivono loro per non ingenerare confusione tra la stagione in corso (2023) e l’anno in cui si gioca la finale, e anche per dargli un tocco di epicità in più.
Le luci di Las Vegas
Palcoscenico della partita sarà l’Allegiant Stadium, casa dei Raiders. A Las Vegas. Per la prima volta la capitale americana del divertimento ospiterà la finalissima del campionato di football. La celebrazione definitiva della fine dell’ostracismo dello sport professionistico americano nei confronti della città del Nevada. Del resto le scommesse legali sono ormai una fonte importante di guadagno per le leghe e le televisioni. Proprio in tema di “puntate” è stato stimato che la partita di questa notte genererà un numero di giocate, su qualsiasi cosa immaginabile, dal risultato finale alla durata dell’inno americano, capace di muovere la bellezza di 23 miliardi di dollari.
Taylor Swift power
Se la scelta di Las Vegas ha aumentato l’interesse per la partita più attesa, altri numerosissimi riflettori si sono accesi fortuitamente. Ad aumentare le luci sulla rivincita del 2020, quando i Chiefs sconfissero 31-20 i 49ers a Miami dando il via alla loro dinastia, che li ha visti raggiungere la quarta finale in cinque anni (di cui due vinte), ci ha pensato la cantante più seguita del momento: Taylor Swift.
L’icona pop, vincitrice di ben 14 Grammy Awards, infatti, si è fidanzata con Travis Kelce - il campione più famoso dei Chiefs insieme al fenomenale quarterback Patrick Mahomes - e ha avvicinato al football moltissimi suoi fan (tra cui tante sono ragazze) che non lo seguivano.
Stanotte arriverà allo stadio direttamente da Tokyo dove era in concerto ieri sera. I puristi storcono il naso, la NFL gongola: l’impatto della superstar della musica ha generato più di 330 milioni di extra indotto. E chissà che non sia anche per questo che il costo degli spot è rimasto invariato: 7 milioni per 30 secondi, nonostante il mercato in calo.
Usher all’intervallo
Così, mentre i super coach Andy Reid (Chiefs) e Kyle Shanahan (49ers) cercheranno le mosse migliori per dare scacco matto all’altro, i cameraman non lesineranno inquadrature in tribuna dedicate alla musica, prima di quelle canoniche dello show dell’intervallo, quest’anno affidato al rapper Usher. Per quello che, ci si può scommettere, sarà il Super Bowl più pop di sempre.