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Alla Zanzara

Sgarbi: «Sentenza Beccaglia? Manco nel nazismo. È ingiuria non molestia»

Il sottosegretario alla cultura commenta la sentenza al tifoso che toccò la giornalista durante un servizio in diretta tv
Greta Beccaglia e Vittorio Sgarbi
Greta Beccaglia e Vittorio Sgarbi
Greta Beccaglia e Vittorio Sgarbi
Greta Beccaglia e Vittorio Sgarbi

Sgarbi a La Zanzara su Radio 24 va all’attacco della sentenza sul caso Beccaglia: «Beccaglia? Non è molestia né violenza, ma ingiuria, volgarità».

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Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, a La Zanzara su Radio 24, attacca la sentenza del Tribunale sul caso Greta Beccaglia: «Ci sono le multe pecuniarie per dei reati degni di attenzione. Basta che uno sappia che se tocchi il culo a una donna senza volontà di modestia, questo atteggiamento strafottente diventa una multa da 500/1000/2000 euro. A quel punto troverai tanti culi in offerta per avere questi soldi».

E ancora attacca: «Il paradosso è che una ragazza intelligente può indignarsi ma se questa viene risarcita ne hai di culi che si offrono. Io sono uomo se mi toccano il culo non denuncio nessuno. A me gli omosessuali - continua Sgarbi a La Zanzara - mi hanno toccato le palle. Lui (Serrani ndr) non l’ha attaccata, era una ingiuria, un atteggiamento di disprezzo. Non c’era molestia né attacco. Se un gay mi tocca le palle lo fa per dire che siamo uguali. Non è una molestia e nemmeno una violenza, è una volgarità».

«Cinque anni di rieducazione? Nemmeno nel nazismo»

Poi commenta ancora la sua proposta: «Cinque anni di rieducazione come dice lei - continua Sgarbi -nemmeno nel nazismo. Quello è un cretino che ha fatto un gesto beffardo e di spregio. Se a una donna gli dici che i soldi vanno a te con una pacca ne puoi indurre molte a dire 500 euro valgono uno schiaffo sul culo. Le donne sono umiliate in lavori dipendenti molto peggiori rispetto a quel gesto. Una che fa le pulizie è umiliata perché fai cose che tu non faresti».

E infine il Sottosegretario conclude: «L’omosessuale che mi è simpatico, come Cerno, mi tocca le palle ma non lo denuncio. Alle donne che mi hanno toccato il culo ho sorriso. Se dico a uno stronzo, pago una multa. È una ingiuria. Lei non può dirsi molestata ma disprezzata, preferirei una multa rispetto al carcere. È una ingiuria. Non facciamo la morale, quello è un cretino che ha voluto lei non può dirsi molestata ma disprezzata. Preferirei una multa rispetto al carcere e avremmo persone con 500/1000 euro che offrono il culo».

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