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il caso

Sgarbi: «Mi dimetto da sottosegretario, io vittima di una persecuzione mediatica»

E attacca il ministro della Cultura Sangiuliano colpevole di aver girato all'Antitrust due lettere anonime: «Gli uomini che hanno dignità non accolgono lettere anonime».

«Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del governo e lo comunicherò nelle prossime ore alla Meloni».

Vittorio Sgarbi ha annunciato le dimissioni da sottosegretario alla Cultura dopo aver ricevuto la comunicazione dell'Antitrust della fine dell'indagine per conflitto di interessi avviata ad ottobre a seguito di «due lettere anonime inviate dal ministro della Cultura», ha detto a Milano dal palco dell'evento 'La ripartenza', organizzato dal giornalista Nicola Porro.

«Secondo l'Autorità, una conferenza come questa è incompatibile, illecita, fuorilegge». Dimissioni e attacchi. Anzitutto al ministro della Cultura Sangiuliano: «Le lettere anonime si buttano, gli uomini che hanno dignità non accolgono lettere anonime». Sgarbi sostiene di essere vittima di «una persecuzione mediatica» e preannuncia il ricorso al Tar. Per il governo è il secondo addio. Esultano le opposizioni.

KCT-RR

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