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Verso il Festival (1-5 febbraio 2022)

Sanremo ha già una star: Drusilla Foer, co-conduttrice «en travesti»

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Drusilla Foer, attrice "en travesti" che sarà co-conduttrice a Sanremo
Drusilla Foer, attrice "en travesti" che sarà co-conduttrice a Sanremo
Drusilla Foer, attrice "en travesti" che sarà co-conduttrice a Sanremo
Drusilla Foer, attrice "en travesti" che sarà co-conduttrice a Sanremo

La politica si è divisa, con il senatore leghista Simone Pillon pronto a stigmatizzare la «quota gender-inclusive» nei conduttori di Sanremo e a chiedere piuttosto la presenza sul palco di «un normale papà», e il deputato Pd Alessandro Zan, promotore della legge - affossata - contro l’omofobia, ad applaudire su Instagram: «#Sanremo è sempre un’emozione. Quest’anno un po' di più. Brava amica mia».

Il popolo del web, invece, è schierato al suo fianco: «Finalmente un ottimo motivo per guardare Sanremo», «Le grandi battaglie si fanno coi piccoli passi... Drusilla Foer a Sanremo è un passo enorme, un messaggio di inclusività che la trasmissione italiana più popolare manda al Paese», «Non abbiamo avuto il Ddl Zan ma almeno abbiamo Drusilla Foer a Sanremo».

Lei, intanto, l’attrice, autrice, cantante, icona di stile, tace - di sicuro divertita - e posta su Instagram, a beneficio dei 177mila follower, commenti, video, articoli. «Berlusconi al Quirinale? Una cosa spiritosa. Credo sia un atto simbolico e antroposofico; stento a credere che uno possa farlo con convinzione, però probabilmente sfugge solo alla mia logica», interviene al Tg Zero di Radio Capital sulla prossima elezione del capo dello stato. «In Draghi ho fiducia - prosegue l’attrice - una persona perbene. Ho preso questa abitudine da mio padre: cerco di dare fiducia a chi lavora».

Da quando il suo nome è stato annunciato da Amadeus tra le cinque co-conduttrici del festival numero 72 (1-5 febbraio) il borsino degli addetti ai lavori ha visto schizzare in alto le quotazioni di Drusilla Foer, gentildonna toscana, chioma argentea, tocco ironico e sprezzante, spirito anticonformista, alias femminile di Gianluca Gori, alle spalle il cinema con Ozpetek (Magnifica presenza) e Norza (Sempre più bello), la tv con Strafactor, Chiambretti (Matrix Chiambretti, CR4 - La repubblica delle donne) e Nunzia De Girolamo (Ciao maschio), la radio con Maurizio Costanzo (Facciamo finta che...), il teatro con i recital Eleganzissima e Venere nemica. «Ha fatto un atto di audacia scegliendo un soggettino discusso e non accomodante come me, spero di premiare questa audacia nel miglior modo possibile - dice a Radio Capital ringraziando Amadeus. - Ho un certo numero di anni che tendo a non prendere in considerazione. Qualcuno mi definisce un’icona di stile, ma tenderei a lasciar perdere. Altri credono che sia una fashion icon, figuriamoci. Quello che è certo è che sono senese, sono cresciuta a Cuba dove la mia famiglia si trasferì perché babbo mio era diplomatico. La stampa adora definirmi una nobildonna. Non lo sono affatto. Provengo certamente da una famiglia privilegiata, ma ho ricevuto un’educazione antiborghese che tende all’essere liberi», si racconta Drusilla sul suo sito ufficiale.

A Sanremo «Non indosserò tacchi alti, alla mia età rischio la vita scendendo quelle scale, mi gioco il femore! Ma non metterò le ballerine - puntualizza - che sono scarpe che mi fanno orrore e mi innervosiscono. Insomma, se riuscirò a fare quella scalinata avrò scavallato!», aggiunge a Radio Capital.

«A causa della mia irrequietezza ho vissuto a Parigi, Chicago, Bruxelles, Madrid, Viareggio e New York. Nella grande mela aprii un negozio di usato, il Second Hand Dru, che divenne in poco tempo un punto di ritrovo di artisti, pensatori, rock star e persone semplicemente speciali. Sono tornata in Italia da dieci anni e adesso abito a Firenze. Il mio unico lusso è Ornella, assunta anni fa come domestica ma divenuta figura centrale della mia vita. A lei devo tutta la solidità che posseggo. Che è direttamente proporzionale alla crudeltà che la caratterizza». E proprio le telefonate con Ornella sono tra i video cult di YouTube, mentre in rete spopola anche lo sketch con l’immaginaria telefonata al direttore di Rai1 in cui, qualche mese fa, domandava: «Le piace l’idea di una valletta un po' agé al Festival di Sanremo?«. Mentre il recital Eleganzissima è in tour in tutta Italia fino a primavera ed è in preparazione il suo primo progetto discografico, da ottobre è in libreria per Mondadori il primo libro di Drusilla Foer,« Tu non conosci la vergogna»: «Ci troverete - spiega - un’insospettabile nonna spregiudicata, le notti di fuoco a New York, un amante affettatore di prosciutti, una prozia sonnambula e libertina, una tigre per amica, il teatro, la musica e l’amore. Una vita non male. Una caccia al tesoro a cui ho giocato con tutto il coraggio che mi è stato possibile. Ve la restituisco senza vergogna, con l’intenzione di divertire o di ispirare, contando su un tenero perdono per la tonalità presuntuosa di questa speranza, tipica di un’anziana signora forse un po' vanesia».

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