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Costabissara

Multato sulla Lamborghini insulta gli agenti: «Invidiosi comunisti». Ma al processo si salva

L'uomo assolto dall'accusa di resistenza e per l'oltraggio erano bastate le scuse al comando

Aveva offeso e opposto resistenza alla polizia locale che lo aveva fermato dopo avere eseguito una manovra di inversione di marcia (non consentita lungo quel tratto di strada) mentre si trovava a bordo della sua Lamborghini. Paolo Trentin, 58 anni, di Torrebelvicino (Vicenza), aveva in particolare apostrofato i vigili dicendo «il vostro atteggiamento è da comunisti e il comunismo è una brutta bestia essendo invidiosi dei soldi altrui».

E ancora: «stavolta avete rotto le scatole alla persona sbagliata...» e via discorrendo. Trentin era quindi finito davanti al giudice, difeso dall'avvocato Nicola Avanzi. L'altro giorno l'imputato è stato assolto dal reato di resistenza a pubblico ufficiale in quanto il fatto non sussiste. Per l'oltraggio invece è stato dichiarato il non luogo a procedere essendo il reato estinto per le condotte riparatorie dell'imputato. 

Nelle more del procedimento, infatti, c’era stata la remissione di querela da parte dei vigili urbani, in seguito ad un accordo tra le parti. L’ira dell’automobilista vicentino, è emerso, era stata innescata soprattutto dal fatto che questi aveva preteso di pagare subito sul posto l’ammenda, ma gli agenti della locale si sarebbero rifiutati sostenendo che non avevano da dare il resto.

Il fatto finito al centro del dibattimento era avvenuto tra Costabissara e Caldogno nel 2020.

Matteo Bernardini

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