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Polemiche

Migranti e Israele. È bufera sulla Rai nel dopo Sanremo

Le opposizioni contro l’Ad e Mara Venier dopo le parole di Ghali e Dargen D’Amico
Il caso Un fermo immagine tratto da 'Domenica In' mostra Mara Venier e Dargen D’Amico
Il caso Un fermo immagine tratto da 'Domenica In' mostra Mara Venier e Dargen D’Amico
Il caso Un fermo immagine tratto da 'Domenica In' mostra Mara Venier e Dargen D’Amico
Il caso Un fermo immagine tratto da 'Domenica In' mostra Mara Venier e Dargen D’Amico

A tre giorni dalla conclusione di Sanremo, dopo le polemiche scatenate dagli interventi in difesa della causa palestinese dal palco dell'Ariston, fanno ancora discutere le prese di posizione degli artisti e la reazione che provocano. Non solo sul tema della guerra.

Questa volta a finire nel mirino dell'opposizione, ma anche di moltissimi utenti dei social, è l'intervento sul conflitto mediorientale dell'ad Rai Roberto Sergio, accusato di mancanza di equilibrio, oltre alla puntata di due giorni fa di Domenica In.

Pioggia di critiche per Venier

Pioggia di critiche, in particolare, sulla conduttrice Mara Venier, perché avrebbe censurato i cantanti. Dopo le parole di protesta dell'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar per l'intervento di Ghali che aveva chiesto di fermare «il genocidio» sul palco dell'Ariston, Sergio ha scritto un comunicato per ribadire la sua solidarietà a Israele.

Messaggio letto nel corso della trasmissione di Rai1 da Mara Venier, che ha concluso: «Queste sono le parole del nostro amministratore delegato che ovviamente condividiamo tutti». Una frase, quest'ultima, che è parsa ad esponenti politici di minoranza, oltre che a molti cittadini sul web, una accettazione acritica delle posizioni del vertice aziendale.

Dargen e l’immigrazione

A far discutere è anche il momento in cui Dargen D'Amico è intervenuto per parlare di immigrazione: «Quello che gli immigrati immettono per pagarci la pensione - ha affermato l'artista - è più di quello che spendiamo per l'accoglienza». Venier lo ha interrotto, dicendo: «Però qui è una festa, si parla di musica».

Poi la conduttrice, rivolta ai giornalisti in un fuorionda, ha detto: «Mi mettete in imbarazzo, non vi faccio parlare più, perché non è questo il momento». Tutta benzina sul fuoco delle polemiche del Pd contro «Telemeloni». «Quello che è successo in Rai è grave. Prima la velina e poi la censura nello stesso programma», ha affermato Sandro Ruotolo, responsabile informazione Pd.

Migliaia i tweet a sostegno delle parole di Ghali e Dargen D'Amico, contro la Rai e Mara Venier. «Le accuse di censura sono ridicole - ribatte dalla maggioranza Maurizio Lupi. La presidente della Commissione di Vigilanza, Barbara Floridia, sottolinea che «ciascun artista deve essere e sentirsi sempre pienamente libero di esprimere le proprie opinioni» sul palco di Sanremo.

Di necessità di equilibrio parla il presidente del Senato, Ignazio La Russa, Polemica su Sanremo anche per un post su Tik Tok di un prete veronese influencer, don Ambrogio Mazzai. Si sorprende in un video di come «al Festival della canzone italiana ci fosse una canzone non in italiano»: «Questo brano è stato fatto arrivare in alto nelle classifiche, comprando i voti con una schifosissima mentalità mafiosa». Attaccato dai fan di Geolier, ammette di non avere nemmeno guardato il festival e precisa che non si riferiva a «quel cantante napoletano» ma che ce l’aveva con il meccanismo di voto. Sul caso è intervenuto il deputato napoletano di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli: «Accuse infamanti».

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