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Los Angeles

Met Gala tra gossip, lustrini e il secondo bebè in arrivo per Serena Williams

E Hollywood si blocca per la prima volta in 15 anni. Il sindacato degli sceneggiatori americani ha indetto lo sciopero contro gli studi di produzione e di distribuzione di film, serie e programmi televisivi.
Serena Williams con il marito al Met Gala svela il pancione
Serena Williams con il marito al Met Gala svela il pancione
Serena Williams di nuovo incinta: il pancione mostrato al Met Gala

Il secondo bebè di Serena Williams e Alexis Ohanian, complice Thom Browne per l’abito scelto per il ret carpet, un nuovo romance per Anna Wintour e Bill Nighy, l’attore candidato agli Oscar per Living. E poi Jared Leto e Doja Cat ispirati da Choupette, il felino birmano erede contestato di parte della fortuna di Karl Lagerfeld: all’incrocio tra Hollywood e fashion system, il tappeto rosso del Gala del Met ispirato dalla controversa mostra sullo stilista tedesco ha offerto gossip a valanga.

Naomi Campbell in Chanel 2010, Gisele Bundchen, un angelo, in Chanel 2007. Margot Robbie, Chanel 1993. Mentre Kim Kardashian è arrivata in un vestito di sole perle di Schiaparelli con le sorelle Kendall e Kylie e la figlia North. C’era anche Pete Davidson, il comico ex di Snl, che aveva portato Kim sulla scalinata del Met vestita con l’abito storico di Marilyn Monroe, ma stavolta l’ex coppia ha fatto ingressi separati.

Met Gala 2023

David Byrne in bicicletta, Baz Luhrman vestito come Lagerfeld, Anne Hathaway in un Versace che fa omaggio a Lagerfeld e a Gianni, tra tweed e spille da balia. Lil Nas X in un’opera di make up di Pat McGrath che anzichè usare filo e ago è ricorso alla spazzola e alle pinzette. Alton Mason, il primo modello nero che Lagerfeld mandò in passerella, si è vestito da sposa. Chanel anche per Lady Gaga, mentre Florence Pugh, accompagnata da Pierpaolo Piccioli di Valentino, ha sfoggiato una corona di piume sulla nuova testa rasata.

Lo stilista Marc Jacobs è arrivato con Paris Hilton, lei al suo primo gala del Met. «È stato un mio eroe da quando avevo 17 anni», ha detto lui in una intervista sul red carpet. Mentre Olivier Rousteing di Balmain, dove Lagerfeld aveva cominciato come assistente nel 1955, ha postato una borsa trapunta con le parole «Karl, chi».

La protesta degli sceneggiatori

Non sono lustrini, gossip e provocazioni, Hollywood si blocca per la prima volta in 15 anni. Il sindacato degli sceneggiatori americani ha indetto lo sciopero contro gli studi di produzione e di distribuzione di film, serie e programmi televisivi. Lo ha annunciato una nota ufficiale del Writers Guild of America (WGA), messa on line alle 21 di Los Angeles (le 6.00, a Roma), vale a dire a tre ore dalla scadenza del contratto triennale della categoria sul cui rinnovo le parti non hanno trovato un accordo, dopo quasi due mesi di contrattazione.

Il blocco dei 10.000 sceneggiatori iscritti al sindacato - secondo i media locali - avrà una ricaduta su più di 800.000 lavoratori dello spettacolo, bloccando set, produzioni e programmi come Jimmy Kimmel Live o The Tonight Show starring Jimmy Fallon. L’ultimo sciopero a Hollywood era stato 15 anni fa: anche allora furono gli scrittori di cinema e tv a paralizzare l’industria cinematografica più ricca e prolifica del mondo per 100 giorni, tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008. Uno sciopero che costò agli Studios circa 2 miliardi di dollari.

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