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ATLETICA

Jacobs, un presente d’oro e un futuro da star su Netflix

Sabato a Budapest in pista nelle batterie da 100 metri poi il progetto televisivo: sarà protagonista di una nuova serie sulla vita d'atleta
Testimonial  Marcell Jacobs (terzo da sinistra) ieri mattina alla Puma House di Budapest: domani scenderà in pista per i Mondiali
Testimonial Marcell Jacobs (terzo da sinistra) ieri mattina alla Puma House di Budapest: domani scenderà in pista per i Mondiali
Testimonial  Marcell Jacobs (terzo da sinistra) ieri mattina alla Puma House di Budapest: domani scenderà in pista per i Mondiali
Testimonial Marcell Jacobs (terzo da sinistra) ieri mattina alla Puma House di Budapest: domani scenderà in pista per i Mondiali

 Lo sprint di Marcell Jacobs all’inaugurazione della Puma House di Budapest, da qualche mese il suo sponsor tecnico: «Ho lavorato duramente per essere qui, i Mondiali sono il mio obiettivo più grande, è l'unica medaglia che manca alla mia collezione», le sue parole. Il conto alla rovescia segna poco più di 24 ore: a 2 mesi e mezzo dall’ultima volta, il 10"21 corso il 9 giugno a Parigi, la sua discesa in pista è fissata domani alle 19.43 per le batterie dei 100 (con l’altro azzurro Samuele Ceccarelli), poi domenica alle 16.35 le semifinali, alle 19.10 la finale. Alla Puma House Jacobs era in buona compagnia: con lui la velocista Julian Alfred, gli ostacolisti Karsten Warholm e Pia Skrzyszowksa, il campione olimpico del salto in alto (oro condiviso con Gimbo Tamberi) Mutaz Barshim, tutti atleti Puma.

Le dichiarazioni

«Avrei preferito essere tra i favoriti anche stavolta - ha detto con un sorriso Jacobs in conferenza stampa: stamattina si replica a Casa Italia con la Fidal -, sarebbe stato il riconoscimento di quanto fatto finora. Sono abituato ad avere gli occhi del mondo puntati addosso: a volte può essere un peso, ma in realtà è una condizione che mi dà anche la carica. È stata una stagione piena di difficoltà, e per questo so che tutti si chiedono cosa posso ancora fare, cosa potrei ottenere a questi Mondiali». Da tenere d’occhio ci sono sicuramente gli americani, su tutti il campione iridato uscente Fred Kerley, il britannico Zharnel Hughes (che ha il crono più veloce dell'anno: 9"83), i giamaicani, gli africani più o meno emergenti, gli immancabili outsider.

Ma come si sente Jacobs? «Non è facile rispondere. Negli ultimi due anni ho affrontato troppi infortuni, ma ho sempre cercato di superare tutto. Sono mesi che lavoro duramente per i Mondiali, volevo essere qua in buona forma: ora sto bene, sono pronto. Ma so che non sarà facile vincere l’oro».

L’attuale stato di forma, da 1 a 10? «Non voglio giudicare me stesso con un voto. Voglio solo scendere in pista e ritrovare quell’adrenalina ma che mi fa tornare subito la voglia di combattere». Il precedente Lo scorso anno, ai Mondiali di Eugene, lo sprinter di Desenzano fu costretto al ritiro, per infortunio, prima ancora delle semifinali: qualche settimana più tardi (era il 16 agosto 2022) vinse l’oro agli Europei di Monaco di Baviera, correndo la finale in 9"95.

Intanto sul Garda ci si prepara a fare il tifo per il campione. L'incoraggiamento arriva anche dall’hotel Florence di Manerba, gestito da mamma Viviana Masini: «Sono fiduciosa, per Marcell era importante tornare dopo un periodo non felice - racconta -: siamo contenti che si riveda proprio ai Mondiali. Esserci è già un traguardo: il resto sarà qualcosa in più». Altra notizia di ieri: insieme ad altri velocisti di fama, Jacobs sarà protagonista di una nuova serie Netflix sulla «vita da atleta».

Alessandro Gatta

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