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L'EVENTO

Un rinoceronte in volo sopra il lago d'Iseo: «No al bracconaggio» / VIDEO

La performance per sensibilizzare contro il bracconaggio e sulla necessità di salvare questi magnifici animali dall'estinzione
Una simulazione della performance di Bombardieri sul lago d'Iseo
Una simulazione della performance di Bombardieri sul lago d'Iseo
Una simulazione del «volo» del rinoceronte (ZUPELLIE)

«Operazione rinoceronte volante». Più chiaro ed emblematico di così…Le previsioni meteo-arte lasciano margine d’errore pressoché nullo, dunque conviene prepararsi al mastodontico contatto: domenica mattina 1 ottobre, infatti, pioveranno bestioni dal cielo sopra Montisola, sul lago d'Iseo, con spettacolare iter via elicottero nel mezzo.

L’incredibile volo dello scultoreo pachiderma è frutto della creatività dell’artista bresciano Stefano Bombardieri, che – annuncia sagacemente il manifesto del progetto, sviluppato in collaborazione col Gare 82 di Ettore Marchina – «Catturerà l’attenzione di tutti i presenti! Non si tratta però di magia o fantasia, ma di una risposta concreta a un'emergenza reale, finalizzata a proteggere attraverso la sensibilizzazione questi magnifici animali dall'estinzione».

Come nasce l'idea

Lo stesso Bombardieri – bresciano, classe 1968 – entra nel dettaglio in virata panoramica dall’alto: «Tutto ha avuto inizio nel 2003, quando il bracconaggio dei rinoceronti neri in Sudafrica ha raggiunto livelli allarmanti. Da allora, numerose associazioni animaliste si sono unite per combattere questa terribile pratica e salvaguardare la specie. L'operazione di trasloco, che coinvolge l'utilizzo di elicotteri, si è rivelata l'unico rimedio per preservare i rinoceronti neri e condurli in luoghi sicuri, lontani dalla minaccia dei bracconieri. Il valore dei corni di rinoceronte supera persino quello della cocaina, raggiungendo cifre astronomiche. Essi vengono utilizzati nella medicina tradizionale asiatica come presunto rimedio per il cancro, l'impotenza e l'influenza, nonostante l'assenza di prove scientifiche che ne confermino l'efficacia. Inoltre, vengono utilizzati come simbolo di status nelle famiglie benestanti o come doni per ottenere favori. La pratica per estrarli è atroce: ancora vivi, i rinoceronti vengono mutilati con motoseghe e lasciati morire lentamente in agonia».

L’appuntamento col naso all’insù, fissato per le 11, oltre che altamente spettacolare avrà quindi un senso di denuncia profondo e radicale: «Lasciare tutti estasiati immergendosi nella magia dell'arte che si fa eco di una realtà crudele».

Elia Zupelli

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