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Polemica in consiglio regionale

Il bagno di Gué Pequeno nel Prosecco diventa un caso politico in Veneto

Del bagno di Gué Pequeno nel Prosecco si era parlato l’estate scorsa: il rapper e l'amico youtuber Sinnaggaghiri si erano fatti immortalare in una vasca jacuzzi colma di vino Docg in una località fra le colline Unesco, a San Pietro di Feletto (Treviso); il cantante aveva poi postato le foto sui social che avevano fatto storcere il naso del consigliere Andrea Zanoni. Ma ora il "bagno" nel vino del rapper è diventato un vero e proprio caso politico in Veneto. Il consigliere del Pd, infatti, aveva presentato un interrogazione al Consiglio regionale, parlando di «spreco alimentare» e chiedendo al governatore di «revocare i fondi pubblici regionali all’azienda in questione». Ora, la risposta in aula all' interrogazione del luglio 2021, ha fatto raccapricciare Zanoni ancor di più.

«Se il rapper e lo youtuber ci hanno immerso le parti intime, la giunta regionale non è da meno e, di fronte a questo sfregio e spreco, se ne lava le mani» dice in consigliere del Pd. Zanoni spiega: «Rimango allibito dalla risposta data dall'assessore Elena Donazzan per conto del suo collega Federico Caner. Sostanzialmente la Giunta giustifica l'episodio derubricandolo a marketing svolto in autonomia dall'azienda. Un modo per scaricare ogni responsabilità. In realtà viene in questo modo confermata una grave omissione di controllo sanitario, visto che quel glera nel quale i due hanno fatto il bagno sarebbe in seguito stato destinato alla produzione di distillati. Distillati - ha incalzato nella sua replica Zanoni - aromatizzati alle parti intime?».

Brevemente, la risposta dell’assessore Caner, che non essendo presente in aula ha affidato il discorso alla collega Donazzan, è che in quel contesto non ci sarebbe stato alcuno spreco alimentare in quanto il prosecco impiegato per la campagna pubblicitaria proveniva da “sfridi di lavorazione”, e che dunque sarebbe stato recuperato presumibilmente per farne distillati.

«L'altro fatto grave di questa vicenda grottesca è lo spreco alimentare - aggiunge Zanoni -. Cosa che suona come ulteriore insulto dopo i danni collaterali che la produzione del Prosecco, per la quale questa regione ha investito ben 480 milioni in dieci anni, provoca: dall'utilizzo di pesticidi alla distruzione di intere aree coltivate a prato o destinate a bosco per nuovi impianti di Prosecco. Oggi la ciliegina sulla torta con questo inaccettabile atteggiamento pilatesco».

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