<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
IL PERSONAGGIO

Giselda Torresan: l’influencer del Grappa e il sogno della malga

Grazie alle immagini sui social sta facendo riscoprire il Massiccio. «Non sono una celebrità: vado in montagna dopo i turni in fabbrica»
Giselda Torresan durante un’escursione sul Massiccio del Grappa
Giselda Torresan durante un’escursione sul Massiccio del Grappa
Giselda Torresan durante un’escursione sul Massiccio del Grappa
Giselda Torresan durante un’escursione sul Massiccio del Grappa

Non vuole essere chiamata influencer, ma con i suoi 120 mila follower e le sue foto sta facendo innamorare della montagna anche i più giovani. Ecco quindi che il titolo le calza a pennello, come il premio Locanda Da Gerry, dedicato ai talenti under 35, che le verrà consegnato oggi nello storico ristorante di Monfumo.

Influencer ecologista

Giselda Torresan, 33 anni, è l’influencer ecologista del Grappa. Racconta il Massiccio nei suoi mille colori, nelle sue mille sfaccettature. E lo fa con quel linguaggio che tanto piace ai giovani: foto, immagini e post rapidi ma incisivi.
Giselda è cresciuta nella malga di famiglia e senza dubbio i paesaggi attorno a lei hanno contribuito a farne una influencer di stampo ecologista. «Ma io sono un’operaia - afferma - che fa i turni in fabbrica e quando finisce di lavorare va su in montagna». Una passione viscerale, quella di Giselda per la montagna e in particolare per il Grappa. «La malga di mio nonno Alfonso, alle Bocchette - racconta - mi ha permesso di entrare in contatto con la dimensione della montagna fin dalla tenera età. Standogli accanto ho imparato molte cose. Lui accudiva gli animali, mucche e maiali, e vendeva i prodotti. Mi ha insegnato a fare il formaggio».

Non solo montagna

Ma per Giselda non c’è solo la montagna e a chi l’ha criticata dicendole di trovarsi «un lavoro serio», lei ha risposto per le rime. Infatti Giselda lavora in una fabbrica di stampaggio plastica, su turni di otto ore. Ogni momento libero, però, è buono per andare a fare una passeggiata in quota e per raccontare le meraviglie della montagna a chi la segue. «Ogni stagione regala qualcosa: il foliage autunnale, l’avvento della neve, i prati in fiore, l’estate che conserva il fresco e i cieli stellati - dice -. Mi metto in cammino e ascolto il silenzio. Ho fatto arrampicata e qualche ferrata. Il sogno nel cassetto? Poter tornare a gestire, un giorno, la malga di famiglia. Ce la metterò tutta per realizzare questo mio desiderio».
Intanto, però, un risultato Giselda se lo porterà a casa. «Sono contenta soprattutto perché vedo che, dopo un periodo in cui il Grappa era abbandonato a se stesso, ora c’è una sua riscoperta - riferisce - anche da parte dei giovani».

Il premio

Torresan sarà premiata oggi nella storica locanda di Monfumo. Il ricavato della serata andrà alla Lilt, per la ricerca scientifica sul cancro al seno. Oltre a Giselda, i giovani premiati quest'anno sono Sara Pilla, 23 anni, che fa la gondoliera, e Sara Furlanetto, 29 anni, di Castelfranco Veneto, fotografa documentarista tra i fondatori di Va’ Sentiero, progetto di riscoperta e valorizzazione del Sentiero Italia. Giselda, invece, è innamorata della montagna.
«Questa edizione del premio vuole essere l’occasione per rendere onore al merito e alla bravura di tre giovani donne che sono riuscite a convogliare passioni e interessi in un progetto personale più ampio, che può essere fonte d’ispirazione ed esempio per altri giovani - sottolinea il titolare della locanda di Monfumo, Gerry Menegon -. Forte è quest’anno l’attenzione verso l’ambiente, che passa attraverso il racconto rispettoso di chi frequenta la montagna, di chi riscopre borghi e comunità tra Alpi e Appennini, fino ad arrivare alla laguna di Venezia e a uno dei mestieri più antichi, in cui la componente femminile si sta via via affermando».

 

Enrico Saretta

Suggerimenti