Federica Pellegrini incinta? «Non ci stiamo proprio pensando». La regina azzurra risponde così, in una intervista a Repubblica, alle voci che si erano susseguite nei giorni scorsi circa una sua gravidanza. Nessun figlio in programma, «non per ora. Non è nelle nostre priorità. Ci sono troppi impegni e progetti da realizzare». A partire dall'Academy che Federica vorrebbe aprire insieme al neo-marito, Matteo Giunta, pensata per i più piccoli.
Ora, lontana dalle gare ma non dalla vasche (in piscina ci va sempre, ammette, anche se frequenta più assiduamente la palestra) si lascia andare a una serie di riflessioni sul nuovo. E sulle donne che gareggiano. Ammettendo che servono figure particolari e dedicate alle atlete. Quali? «Dirigenti, allenatrici e professioniste nella nazionale. Basterebbe anche una mental coach, per tutti coloro che la richiedono, ma soprattutto per le ragazze anche quando pensano di non averne bisogno», spiega a Repubblica.
«Avere qualcuno cui rivolgerti perché sei nervosa perché sei in pre-ciclo o ti senti gonfia perché il giorno prima della finale ti dovevano venire le mestruazioni e invece non è successo, aiuta. Il ciclo è un tabù che va definitamente sfatato. È una cosa che esiste, che cambia l'umore e la percezione di sé in una donna che fa una vita normale, figuriamoci in un'atleta che lavora sul suo corpo e col suo corpo. Si vince e si perde di un centesimo, un decimo di secondo, il ciclo mestruale per un'atleta professionista va assolutamente considerato. Quando io ne parlai a Rio, la cosa fu percepita come una mia scusa per non aver preso medaglia. Un tipo di ragionamento molto maschilista».