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Mantova

Comportamento «da vipera» a 4 Ristoranti, Tripadvisor oscura la pagina per i troppi insulti. Ma i colleghi la difendono

La puntata di Quattro Ristoranti
La puntata di Quattro Ristoranti
La puntata di Quattro Ristoranti
La puntata di Quattro Ristoranti

La nona stagione di “4 Ristoranti”, il programma tv condotto su Sky da Alessandro Borghese, ha chiuso a Mantova con il botto: le polemiche seguite alla messa in onda hanno acceso gli animi sui social, con attacchi alla titolare del ristorante Rigoletto che si era caratterizzata con un eccesso di severità verso i colleghi. E che per questo sta pagando un prezzo: notti insonni e la pagina Tripadvisor del ristorante oscurata.

A passare in secondo piano sono state anche le aspettative dalla trasmissione: far conoscere Mantova e la sua cucina. I quattro sfidanti non sono, in realtà, nemici. Tanto che di fronte agli attacchi hater alla collega, in tre si sono incontrati per un caffè insieme, per parlarne con la Gazzetta di Mantova e lanciare un appello agli odiatori da tastiera: «Datevi una regolata, è solo un gioco!».

La versione di Ekla

Ekla Vasconi non si è presentata all’appuntamento al Sociale, la Gazzetta l’ha quindi raggiunta al telefono. «In onda mi sono comportata male - ammette - potevo dire le cose in modo più soft, sono risultata cattiva e vipera, un lato di me che nella quotidianità non mi caratterizza per niente, se fossi così non potrei fare questo mestiere. Mi sono fatta prendere la mano ma non credevo che questo potesse suscitare così tanto odio, gli attacchi sono stati pesantissimi. Da due notti non dormo e questo ha indebolito molto il mio fisico, ho la testa piena di pensieri e cerco di riprendermi. Ma non ho niente da nascondere. So che i colleghi si sono visti al Sociale e lo hanno fatto con il cuore ma temo che anche questa iniziativa non freni i commenti di chi, senza conoscermi, ha scritto e scriverà cose orribili. A chi lo fa voglio ricordare che si trattava solo di un gioco!».

Un gioco che l’ha piegata ed esposta ad attacchi, non indolori: Tripadvisor ha dovuto oscurare la pagina del ristorante perché si susseguivano a raffica recensioni negative: «Ma erano su di me, non sul ristorante, all’inizio le cancellavano, poi erano troppe: è un bene che abbiano sospeso la pagina, riaprirà quando i tempi si saranno calmati».

Dietro le quinte

Qualche scusante al comportamento risultato sgradevole della Vasconi emerge dal suo racconto del “dietro le quinte”: «Alcune frasi sono state mandate in onda ma non eravamo consapevoli di essere ripresi e in quei frangenti anche altri hanno espresso commenti che, invece, non sono andati in onda. Anche una mia poco simpatica espressione del viso, fatta del tutto tra di noi, è stata abbinata a una situazione diversa».

Insomma trucchi del montaggio che hanno amplificato “l’effetto vipera” e si sono trasformati in un boomerang contro di lei. Anche questo è gioco, quello che “fa gioco” al successo di un format.

I clienti non l’abbandonano

E i clienti? «Quelli che mi conoscono non mi hanno abbandonata - risponde la titolare del Rigoletto - sanno che non sono una persona così. Gli attacchi sono arrivati da chi non mi conosce» spiega, rincuorata, Ekla, che piano piano sta prendendo le distanze dal soprannome che le ha dato Borghese durante la trasmissione: “Panico”.

La difesa dei colleghi

I ristoratori difendono Ekla Vasconi

Nella mattinata del 14 febbraio, in previsione anche della ri-messa in onda della trasmissione, e nel timore che si scateni una seconda ondata di odio contro Ekla Vasconi, la titolare di “Giallozucca” ha chiamato a raccolta i colleghi per manifestare solidarietà alla ristoratrice presa di mira. «Ci siamo resi conto di ciò che stava accadendo e delle pesanti ripercussioni ai danni di una persona che, come noi, ha partecipato a quello che è, e deve restare, un gioco. Gli attacchi a livello personale e alla sua famiglia sono fuori luogo, eccessivi e sbagliati» spiega Sciko Saccani, assieme a Giuseppe Maddalena, titolare di “Materiaprima” (vincitore della puntata) e Leonardo Cuzzi, titolare dell’“Osteria al Gallo”

Durante il loro incontro hanno spiegato  come si svolge la trasmissione e dal racconto emergono particolari che in parte spiegano l’accaduto. «È un gioco vero, senza manipolazioni e con regole rigide e fino a poco prima che iniziassero le riprese non sapevamo neppure chi fossero gli altri concorrenti». Non solo. «Non sapevamo neppure quello che ciascuno di noi diceva nelle riprese esterne, non potevamo parlare tra di noi e il montaggio lo abbiamo visto solo dopo la messa in onda. Sono cose che gli spettatori non sanno».

Come le dieci ore di riprese per ciascuna delle quattro cene: i telespettatori vedono pochi minuti ed è lì che si concentrano gli aspetti salienti, anche quelli che hanno mostrato il “lato peggiore” di una di loro. Saccani, Cuzzi e Maddalena insomma stemperano: «Non c’è qualcosa di irrisolto, non c’è astio tra di noi. È un gioco che non si è concluso come si vede al tavolo, si è concluso con una bicchierata insieme».

Gloria De Vincenzi

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