<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
il conduttore veronese

Amadeus: «Sanremo 2024? Sarà il mio ultimo Festival»

Il conduttore ha eguagliato Pippo Baudo e Mike Bongiorno: «Se tra qualche anno mi venisse richiesto potrei tornare in futuro»
Amadeus in un collegamento dal teatro Ariston di Sanremo
Amadeus in un collegamento dal teatro Ariston di Sanremo
Amadeus in un collegamento dal teatro Ariston di Sanremo
Amadeus in un collegamento dal teatro Ariston di Sanremo

«Sanremo 2024? Sarà il mio ultimo Festival». Dopo aver guidato cinque edizioni consecutive della kermesse canora Amadeus conferma in un'intervista a FQMagazine che lascerà il timone della direzione artistica e della conduzione del Festival di Sanremo.

«Lo dico ufficialmente: questo è il mio ultimo Festival, cinque di seguito sono tanti. Se tra qualche anno mi venisse richiesto potrei tornare in futuro. Aver eguagliato Pippo Baudo e Mike Bongiorno è un onore, ma adesso mi devo fermare», ha spiegato Amadeus.

Quanto alle indiscrezioni che lo davano in uscita già per l’edizione 2024 del Festival e sulla futura guida della kermesse, il conduttore replica: «Alcune indiscrezioni, se devo dire, le ho vissute anche con divertimento. In generale, c’è una lista lunghissima di artisti che farà Sanremo dopo di me. Ed è giusto così».

Leggi anche
Amadeus: «Certo che condurrò Sanremo 2024. E nessuno mi ha mai posto paletti»

Ha già pensato a chi sarà al suo fianco? "Non ancora, parto sempre dalle canzoni. Inizio a pensarci a settembre", spiega il direttore artistico e conduttore.

Schema a rotazione o questa volta potrebbe puntare su un cast fisso? "Ho voglia di cambiare quest'anno, provo a ragionare per trovare qualcosa che non ho fatto in passato".

Sulla possibilità di uscire di scena o di vedere dimezzato il suo ruolo, Amadeus precisa di aver vissuto i rumors "con tranquillità, per carattere. Alcune indiscrezioni, se devo dire, anche con divertimento".

E parla dei suoi rapporti con la politica: "Non ho rapporti. Mi infastidisce quando dicono che faccio un Sanremo politico perché non è così. Sono come un attaccante con la carriera al servizio dei risultati: se segno gioco, se faccio male vado in panchina. Non mi sono mai schierato politicamente, non ho mai chiesto a un cantante o un ospite per chi votano, non ho mai scelto una canzone in base a una corrente politica. Non mi interessa e non sono tenuto a saperlo".

In Rai è appena arrivato un nuovo amministratore delegato, Roberto Sergio. "Ringrazio Carlo Fuortes e Stefano Coletta per questi anni insieme, per la libertà e la fiducia. Ho rapporti ottimi con Roberto Sergio, un dirigente che conosce bene l'azienda, arriva dalla radio e conosce l'importanza della musica e la necessità di rispecchiare l'attualità discografica. Davvero nessun problema. Ci siamo confrontati e ho avuto tutte le rassicurazioni per poter fare il mio lavoro liberamente".

Il conduttore è reduce anche dal successo in access prime time, con Soliti ignoti e Affari tuoi. Torneranno i due titoli con una staffetta? "Ne parleremo con Marcello Ciannamea (Direttore Intrattenimento Prime Time, ndr). L'azienda deciderà con quale programma ripartire a settembre. Per me è ininfluente". 

Suggerimenti