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Accorsi e Golino insieme tra passioni e misteri

Stefano Accorsi e Valeria Golino in «Lasciami andare»
Stefano Accorsi e Valeria Golino in «Lasciami andare»
Stefano Accorsi e Valeria Golino in «Lasciami andare»
Stefano Accorsi e Valeria Golino in «Lasciami andare»

ROMA Già film di chiusura pieno di mistero alla 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e subito dopo in sala prima che i cinema richiudessero, «Lasciami andare» di Stefano Mordini è ora disponibile per l’acquisto in digitale e, dal 28 gennaio, anche a noleggio. Ambientato nella città lagunare e ispirato a un bestseller internazionale come «You came back» di Christopher Coake, il film dai toni drammatici ha come protagonista una coppia, Marco (Stefano Accorsi) e Anita (Serena Rossi), che scopre di aspettare un bambino. Per il razionale Marco è felicità pura, un modo per dimenticare il dolore della scomparsa di Leo, il suo primogenito avuto con la prima moglie Clara (Maya Sansa). Ma la sua pace durerà poco. Nella vita di Marco e della sua ex moglie, irrompe Perla (Valeria Golino), nuova proprietaria della casa dove la coppia abitava e dove è accaduto il tragico incidente. Questa misteriosa ed ambigua donna sostiene infatti di sentire una strana presenza e la voce di un bambino che non ha pace e tormenta sia lei che suo figlio. Una situazione, questa, che farà riemergere il passato doloroso, ma anche la speranza che quel figlio scomparso abbia da dirgli ancora qualcosa. Nel cast anche: Antonia Truppo e Lino Musella, con la partecipazione di Elio De Capitani. «In realtà il film - ha spiegato il regista a Venezia - lavora più che sul mistero e sull’invisibile, sui mille espedienti che uno si crea per superare il dolore». Dice invece Accorsi che nel film veste i panni di un ingegnere: «Ho un cugino che fa questo lavoro e conosco abbastanza questo modo di pensare che ti fa aggrappare alla razionalità per uscire dall’incubo. In quei momenti particolari nessuno può giudicare nessuno. Non credo alle credenze e ai fantasmi, ma devo dire che ho avuto una strana esperienza tempo fa, quando mi sono trovato, insieme ad un mio amico, in una stanza e abbiamo sentito entrambi una sensazione fortissima di una presenza». La Golino è invece contenta di aver interpretato un personaggio misterioso: «La mia Perla poi è piena dì ambiguità, è una donna a volte sgradevole, un ruolo abbastanza nuovo per me». •

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