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L'intervista

Maria Cristina Maccà, la "figlia" di Fantozzi: «Non lavoro più, temo di finire sotto un ponte»

Maria Cristina Maccà in una scena di "Fantozzi - Il Ritorno"
Maria Cristina Maccà in una scena di "Fantozzi - Il Ritorno"
Maria Cristina Maccà in una scena di "Fantozzi - Il Ritorno"
Maria Cristina Maccà in una scena di "Fantozzi - Il Ritorno"

Dal cinema alla crisi. «Vivo con 600 euro, la pandemia è stata la mazzata finale. Ho paura di finire sotto un ponte». Così Maria Cristina Maccà, attrice vicentina diventata celebre al cinema per aver ereditato da Plinio Fernando i personaggi di Mariangela e Uga Fantozzi, figlia e nipote dello sventurato ragioniere, nel film "Fantozzi - Il ritorno nel 1996".

 

L'attrice, 53 anni e un curriculum di tutto rispetto alle spalle, ha raccontato al Corriere della Sera le sue paure. «Vado avanti con i provini da remoto. Prima mi dicono: ci mandi un selftape , un'auto registrazione, e poi l'immancabile "le faremo sapere". Ma ormai da un anno non si fa più vivo nessuno». E così, senza lavoro a causa del Covid, dopo 33 anni è stata costretta a lasciare Roma per tornare a vivere con la madre nel Vicentino: «Lavoro da quando a 15 anni trasportavo i pacchi in un magazzino di abbigliamento. Non ho mai chiesto nulla a mia madre. Mi sono sempre sostenuta da sola». Gli aiuti economici promessi dal Governo non bastato anche se sono arrivati: «Con 600 euro per qualche mese non si può pensare di campare. E poi non voglio sussidi, ma solo tornare a fare l’attrice. Vado avanti con i risparmi che ho accumulato negli anni, ma quanto può durare? Ho paura di finire sotto un ponte».  

 

Maria Cristina Maccà non è stata solo il volto di Mariangela e Uga Fantozzi. Ha collaborato con Mario Monicelli, Pipi Avati, Carlo Vanzina, oltre ovviamente a Paolo Villaggio e Neri Parenti. E nel corso della sua lunga carriera ha preso parte a una quarantina di produzioni cinematografiche e televisive e ad altrettante pièce teatrali. «Se prima era difficile ottenere una parte, adesso è davvero un'impresa. La pandemia è stata la mazzata finale a un mondo già fortemente in crisi». 

 

«Coraggio e grinta non mi mancano», racconta ancora l'attrice al Corriere. «Fantozzi oggi? Se lo immagina il ragioniere che indossa la mascherina? Sarebbe sicuramente record di incassi»

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