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Il ricordo

Baggio saluta Rossi: «In due in bici per andare a vederlo, tutta la partita aggrappato alla rete per vederlo segnare»

Roberto Baggio con Paolo Rossi
Roberto Baggio con Paolo Rossi
Roberto Baggio con Paolo Rossi
Roberto Baggio con Paolo Rossi

«Al mio risveglio un’altra mazzata. Un grande pilastro del calcio italiano ci saluta». Questo il sentito ricordo di Paolo Rossi, scomparso ieri a 64 anni, che Roberto Baggio affida a "La Gazzetta dello Sport".

«Tornano in superficie i dolci ricordi di quando avevo 10 anni, conservati per decenni in uno dei tanti album della mia memoria - spiega l’ex fuoriclasse di Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia - Con il mio adorato papà Fiorindo, mancato solo qualche mese fa, percorrevamo quasi 12 chilometri, in due su una bicicletta, per arrivare a Vicenza partendo da Caldogno. Per andare allo stadio Menti a vedere il grande Paolo Rossi. Poi, per tutta la partita, mi aggrappavo alla rete per vederlo giocare e segnare. Pensavo che un giorno avrei anche io giocato in quello stadio, che avrei indossato quella maglia bellissima con la grande R sul petto. Imitando Paolo Rossi avrei potuto realizzare quanto lui è riuscito a realizzare. Vincere un campionato del mondo in finale contro il Brasile. Come Paolo Rossi ha fatto contro la Germania. Vincere il Pallone d’oro. Come Paolo Rossi. Vincere sulla sofferenza di ginocchia doloranti. Come Paolo Rossi. Vincere in un mondo che ha sempre più bisogno del sorriso di Paolo Rossi». 

 

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