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DIVERTIMENTO SULLA NEVE

Slittino,
l’altra faccia
delle piste

Le discese con lo slittino sempre più popolari
Le discese con lo slittino sempre più popolari
Le discese con lo slittino sempre più popolari
Le discese con lo slittino sempre più popolari

Risalire a piedi, o in funivia, la montagna e poi scendere a valle su una slitta: il divertimento è assicurato e, in Alto Adige, autentica capitale di questo sport, le possibilità sotto davvero tantissime. Di fatto, negli ultimi anni è diventata una vera e propria attività turistica, alla portata di tutti, con una rete ben organizzata di piste, con guide, servizi, noleggi, ristoranti. Il divertimento sulla neve è garantito anche in un’annata come questa, che è stata molto generosa di fiocchi in autunno e avarissima in inverno. E si sono moltiplicate le stazioni che propongono, accanto allo sci alpino, al fondo e alle ciaspole, questo genere di svago all’aria aperta, magari accompagnato da una gustosa sosta in qualche malga. E nelle sere con la luna piena l’emozione è assicurata, come il pienone. Il fenomeno è soprattutto altoatesino, perchè qui la tradizione dello slittino è stata riscoperta e valorizzata in chiave turistica. Non bisogna essere dei campioni: basta indossare abiti adatti, guanti e scarponi da escursionismo, meglio se impermeabili. Vietati invece gli scarponi da sci, che impediscono il controllo in discesa. Già, perchè la slitta si guida con i piedi e con le braccia (e con la testa, ovviamente) e richiede un minimo di tecnica, che peraltro si acquisisce senza troppa fatica: in sostanza, per curvare a destra bisogna premere il piede sul pattino sinistro, dopo aver tirato verso di sé con la corda il pattino destro. E viceversa. L’entrata in curva va fatta a una velocità adeguata alle capacità del «pilota», soprattutto se la neve è ghiacciata (succede spesso al mattino). Per il resto basta un po’ di buon senso, visto che le piste si sviluppano su stradine di montagna anche piuttosto strette, e voglia di divertirsi, in gruppo e in famiglia. Il costo del noleggio, in media 8 euro, è alla portata di tutti; a questo va aggiunto l’eventuale biglietto dell’impianto, se si vuole evitare la camminata, peraltro consigliata ma non sempre possibile (spesso le risalite a piedi su pista sono vietate). Alto Adige capitale, quindi, dato che offre decine e decine di discese, alcune davvero lunghissime. In quest’ambito spicca la Val d’Isarco, un riferimento per gli amanti dello slittino, visto che vanta ben 22 piste e i due tracciati più lunghi: quello della Plose, il Rudi Run, sopra Bressanone, di 9,5 chilometri (con un finale spettacolare, che richiede cautela a causa delle velocità che si possono raggiungere), e quello di Monte Cavallo, sopra Vipiteno, che tocca i 10 chilometri e offre anche la possibilità, due volte alla settimana, di discese notturne su pista interamente illuminata fino a mezzanotte. Molto bella anche quella di Racines, lunga 5 chilometri. In Val Gardena la più famosa è quella di Rasciesa, che con un dislivello di oltre mille metri e una lunghezza di 6 chilometri, rappresenta una bella sfida. Più corte e facili quelle sull’Alpe di Siusi. A Obereggen è aperta, e anche illuminata tre volte a settimana con servizio cabinovia, la pista Epircher-Laner di 2,5 chilometri, con tanto di tunnel iniziale. In Alta Pusteria meritano le piste di Sesto, quella della Croda Rossa, lunga 5 chilometri, e quella tecnica che parte dal passo Monte Croce, con un dislivello di 600 metri. A parte alcuni tracciati, comunque, in genere si tratta di piste a misura di famiglia e di bambini. Un’idea in più per una giornata sulla neve.

Claudio Mafrici

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