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Regina del sale
L'antica Pirano
perla della Slovenia

Il borgo antico di Pirano, con le stradine strette che salgono verso la chiesa affacciata sul blu
Il borgo antico di Pirano, con le stradine strette che salgono verso la chiesa affacciata sul blu
Il borgo antico di Pirano, con le stradine strette che salgono verso la chiesa affacciata sul blu
Il borgo antico di Pirano, con le stradine strette che salgono verso la chiesa affacciata sul blu

Il mare e il sale, con contorno di vigneti e oliveti. Paesaggio mediterraneo, siti storici e tradizioni dell'Adriatico fanno di Pirano e dintorni un luogo pieno di suggestioni, a partire dal borgo antico con le sue mura medievali e le sue stradine strette che salgono verso la chiesa, capoluogo di un'area che comprende la più moderna Portorose, la più nota località turistica della costa slovena. A sole tre ore d'auto da Verona, una ventina di chilometri dopo Trieste e il confine con l'Italia, c'è un'oasi di bellezza aperta a tutti. Ai turisti che amano le comodità della vita d'albergo (c'è un'ampia scelta, per i camperisti e i campeggiatori in tenda c'è un ottimo camping a Lucia, frazione di Portorose; accanto c'è anche un'area attrezzata nell'area della Marina). Molteplici le offerte di appartamenti e stanze in affitto.Per chi ama camminare o pedalare c'è da scegliere tra una decina di sentieri che s'inoltrano tra le dolci colline costiere coltivate a vigneti, che producono un'eccellente Malvasia, oliveti e orti. In particolare da Portorose si può raggiungere la zona di Strugnano, dove si trova uno dei due impianti saline dell'area di Pirano (l'altra è Sicciole), percorrendo l'ex percorso ferroviario della Parenzana, oggi trasformato in sentiero pedonale e ciclabile, comprendente anche un vecchio tunnel lungo circa un chilometro.Altri sentieri costeggiano la suggestiva area delle saline di Sicciole, sul lato sud di Portorose, dove un'intelligente scelta ambientale ha permesso il mantenimento dell'impianto di produzione artigianale del sale marino (una rarità nell'Adriatico dove la produzione è ormai quasi tutta industriale), trasformando quest'area in un parco naturalistico di grande suggestione (come si legge nell'articolo a fianco) e una sentinella del paesaggio.Se si alloggia a Portorose la passeggiata verso Pirano, costeggiando il mare, è una pausa di grande piacevolezza. Altrimenti c'è un comodo servizio di bus che collega i due centri abitati e tutte le località della costa slovena, dalla frazione di Lucia a Capodistria, passando per la suggestiva Isola e Strugnano.Pirano è anche un'esperienza del gusto. Per gli appassionati della cucina di mare qui c'è molto da scegliere e a prezzi più che abbordabili, dal classico pesce fritto alle più raffinate preparazioni a base di pescato fresco. Chi ama i calamari, sulla costa slovena ha da sbizzarrirsi: fritti, ai ferri, ripieni con prosciutto e formaggio, al forno con verdura e patate. A essi si aggiungono i classici piatti di sardoni, fritti e ai ferri, branzini, orate, cappesante, cozze e vongole, proposte secondo i carismi della cucina veneto-piranese. Pirano è uno scrigno storico che stupisce per la sua eleganza dal sapore veneziano. Fondata ancora nel VII secolo, è stata dominata dai Veneti che qui hanno lasciato parecchie loro testimonianze. Dall'ariosa piazza Tartini si sale verso la chiesa dedicata a San Michele da cui si gode uno spettacolare panorama del golfo di Trieste. Bello perdersi tra le sue strette stradine che ricordano le calli veneziane.

Elena Cardinali

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