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GRECIA

La rinascenza
di Atene

Non solo l'Acropoli o piazza Syntagma: la città culla dell'età classica valorizza la cultura e l'arte a Kypseli e i tesori della Goulandris Foundation
La collina dell'Acropoli di Atene: l'area archeologica resta un richiamo vincente ma la città si sta rilanciando con la valorizzazione dei suoi quartieri
La collina dell'Acropoli di Atene: l'area archeologica resta un richiamo vincente ma la città si sta rilanciando con la valorizzazione dei suoi quartieri
La collina dell'Acropoli di Atene: l'area archeologica resta un richiamo vincente ma la città si sta rilanciando con la valorizzazione dei suoi quartieri
La collina dell'Acropoli di Atene: l'area archeologica resta un richiamo vincente ma la città si sta rilanciando con la valorizzazione dei suoi quartieri

L’Acropoli, piazza Syntagma, la Plaka. E poi il museo archeologico nazionale, Monastiraki e il Licabetto. Sono tra le dieci cose da fare e vedere quando si visita Atene, illustrate in quasi tutte le guide turistiche. Ma negli ultimi anni la capitale greca, per riprendersi dalla crisi economica che ha lasciato il Paese in ginocchio, si è reinventata puntando a far scoprire i suoi innumerevoli angoli nascosti grazie anche all’aiuto di organizzazioni non profit per la promozione del territorio che si mettono a disposizione del turista, offrendo altri itinerari, e diventando in questo modo gli «ambasciatori della città». Anche perché arrivare ad Atene è sempre più facile e una grande varietà viene dalla Aegean Airlines.

 

«Va bene visitare i luoghi caratteristici, ma quello che suggeriamo al turista è combinarli insieme alle aree dove vivono gli ateniesi, farli sentire parte di loro, per interagire, conoscere l’altra Atene», spiega Thodoris Skoutakis di Marketing Greece, un ente privato per la promozione della Grecia. E allora ecco l’intrigante quartiere di Kypseli (dove tutte le vie portano il nome di un’isola greca), poco a nord del centro, con i suoi edifici di diversi stili architettonici: dai fatiscenti palazzi neoclassici ai suggestivi design Bauhaus con i balconi arrotondati e i suoi portoni dai motivi geometrici.

 

Negli ultimi due decenni molti migranti africani e mediorientali si sono stabiliti a Kypseli, trasformando uno dei quartieri più antichi di Atene in un ambiente multiculturale. «Prima e dopo la crisi, gli artisti hanno iniziato a farne la propria casa, attratti dai bassi affitti e dalla vicinanza al centro. Oggi è un quartiere emergente. Ci sono molti locali con una grande selezione, gallerie d’arte, centri culturali, non c’è bisogno di andare in centro. La varietà esiste anche qui», sostiene Sotiris Gkatsos che vive nel quartiere mentre illustra l’Agorà Kypseli che, da mercato degli anni ’30, è diventato un luogo per mostre e attività e ospita anche una biblioteca. «Non siamo del tutto usciti dalla crisi e se, nel nostro piccolo, possiamo aiutare la città a riprendersi, lo facciamo», aggiunge Spyridon Kagkas di This is Athens With A Local.

 

Tra le iniziative, un cenno a parte merita la Naxos Apothecary, nel cuore della città, nato dal lavoro di due fratelli, George e Apostolos Korres, che hanno trasformato la propria farmacia omeopatica - dove è nato uno dei più celebri marchi di cosmetici greci, Korres, per l’appunto - in un laboratorio di benessere dove si lavorano le erbe locali. «Ne esistono oltre seimila varietà nella flora greca», spiega Apostolos mentre illustra il laboratorio a vista dove i visitatori possono assistere alla trasformazione delle erbe in prodotti di bellezza, ma anche in rimedi naturali. «Lavoriamo solo con gli agricoltori locali. Il nostro scopo è promuovere e aiutare la produzione economica che ha sofferto con la crisi», prosegue muovendosi tra i tavoli del negozio che contiene innumerevoli preparati. L’arte è l’altro strumento per aiutare la città ad uscire dalla crisi. E il museo dell’Acropoli lo dimostra. A poco più di dieci anni dalla nascita, conta 2 milioni di turisti all’anno grazie anche ai prezzi agevolati per attirare la popolazione locale con i suoi capolavori dell’era classica.

 

«È un luogo dove si fa un viaggio nella storia», conferma Dimitrios Pandermanlis, presidente del museo, mostrando la città sotterranea scoperta all’inizio della costruzione del museo e che si apre sotto un pavimento vetrato. E poi ci sono le nuove gallerie d’arte. Il 2 ottobre scorso è stata inaugurata la Basil and Elise Goulandris Foundation, uno spazio museale che ospita le collezioni appartenute alla coppia. Il museo si trova al centro di Atene e custodisce al suo interno opere d'arte moderna e contemporanea di artisti quali Cézanne, Van Gogh, Degas e i lavori di pittori greci contemporanei come Tsarouchis, Moralis e Tetsis.

 

Le aree espositive coprono un totale di cinque piani, quattro dedicati alla collezione permanente e uno alle mostre temporanee. Mentre i piani sottostanti ospitano una biblioteca con circa 4.500 libri, un laboratorio per bambini in cui verranno organizzati programmi educativi e lezioni d’arte, e un anfiteatro da 190 posti, per conferenze, spettacoli, attività artistiche e scientifiche. «È un museo interattivo, aperto a tutti, dal costo economico (8 euro) e con molti servizi», dice il direttore Kyriakos Koutsomallis. «L’idea è di portare i visitatori a contatto con la rara collezione d’arte della B&EGoulandris Foundation, per piantare il seme della curiosità in modo da aprire un nuovo orizzonte per chi desidera intraprendere un viaggio nel mondo dell’arte». «Il turismo non è solo un settore», sostiene Ioanna Dretta, alla guida di Marketing Greece (www.discovergreece.com). «È un’industria dove l’elemento umano è molto più importante e che influenzerà il modo in cui il turismo greco andrà avanti».

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