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Città antica

Oblò sui resti archeologici ridotti ad acquitrino e a cestino di rifiuti

In via Dante un cittadino segnala lo stato di abbandono in cui versano i finestroni che dovrebbero mostrare gli scavi sottostanti
Oblò sui resti archeologici nel degrado
Oblò sui resti archeologici nel degrado
Oblò sui resti archeologici nel degrado
Oblò sui resti archeologici nel degrado

Oblò sulla storia? Piuttosto sul degrado. Sono i «finestroni» che si trovano sul pavimento di via Dante, tra piazza dei Signori e piazza Viviani, quelli che dovrebbero mostrare gli scavi sottostanti. Ma da anni sono ormai opacizzati e tutto ciò che mostrano non è certo bellezza.

Ce lo segnala un cittadino veronese che scrive: «Via Dante, a fianco del Palazzo del Capitano...un oblò sui resti archeologici ridotto ad acquitrino con acqua stagnante...un altro a cestino dei rifiuti. Non si pretende che i vetri siano tirati a specchio e completamente trasparenti, ma almeno che siano puliti e diano il senso di una cosa curata, in fondo siamo in pieno centro».  E conclude: «Siamo davvero sicuri che Verona sia la quarta città turistica d'Italia?»

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