«Non esiste mondo fuori dalle mura di Verona, ma solo purgatorio, tormento, inferno. E tanta, tanta immondizia...». Scomoda (davvero a malincuore) le parole di William Shakespeare una cittadina che percorrendo un sentiero che affianca le mura scaligere, si è trovata davanti agli occhi una sorta di discarica. Plastica, lattine, stracci e materiali di ogni genere abbandonati nella natura.
«Rifiuti sparpagliati nella vegetazione, interi sacchi di immondizia accatastati fino a creare accumuli che arrivano all’altezza di qualche metro», descrive Alfonsina Cuccato, testimone di questo degrado che ha voluto segnalare a L’Arena. È tra l’altro la referente del Gasv, il Gruppo attività speleologica veronese: sodalizio che da anni si impegna in campagne di raccolta rifiuti nelle grotte. A cielo aperto, però, un simile spettacolo non lo aveva mai visto.
In alcuni punti, aggiunge sconsolata Cuccato, sono stati appiccati dei fuochi che hanno annerito l’antica cinta muraria. È stato proprio il fumo, visto in lontananza durante una passeggiata, a spingerla a cercare di capire cosa stesse accadendo. «Non percorrevo questo tratto da diversi mesi», confessa, «ma non mi sarei aspettata di trovare questa distesa di rifiuti».
Il sito, a pochi passi dal centro storico, si trova alle pendici delle Torricelle ed è raggiungibile soltanto a piedi. Una volta varcato l’ingresso di un portale della cinta muraria su via San Zeno in Monte, circa davanti alla piazzola di sosta, ci si addentra nel bosco. Seguendo il percorso sterrato che affianca le mura e si restringe, man mano che si conquista la salita, è impossibile non notare quel che accade, appunto... appena fuori dalle mura della città di Giulietta e Romeo.
La pulizia dell'area è stata programmata per il 4 febbraio.