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Dal 2020 tre morti e 66 casi in Italia

Würstel contaminati, allarme listeriosi in diverse regioni. Agricola Tre Valli: «Nessuna correlazione tra i nostri prodotti e i casi di decesso»

Alta l'attenzione dopo l'aumento dei casi clinici per la presenza del batterio. Il ministero: «Per proteggersi, cuocere bene gli alimenti prima del consumo»
Il batterio riscontrato in wϋrstel di pollo
Il batterio riscontrato in wϋrstel di pollo
Il batterio riscontrato in wϋrstel di pollo
Il batterio riscontrato in wϋrstel di pollo

«Resta alta l’attenzione a seguito dell’aumento di casi clinici di listeriosi alimentare registrati in diverse regioni italiane, dovuti alla contaminazione di alimenti da parte del batterio Listeria». Lo spiega il Ministero della Salute, precisando che le verifiche, effettuate dal gruppo di lavoro istituito per fronteggiarne la diffusione, hanno rilevato una correlazione tra alcuni dei casi clinici e la presenza del batterio in wϋrstel di pollo prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli. Stando a quanto riporta l'Ansa, la presenza del ceppo di Listeria ST 155 sarebbe stata confermata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento.

La smentita

«Smentiamo categoricamente che vi siano evidenze tecnico scientifiche che possano portare a correlare i casi di decesso dovuti a Listeriosi e i wurstel prodotti da Agricola Tre Valli. La società cooperativa ha attivato una procedura di ritiro volontario di concerto con le Autorità Competenti con relativo comunicato informativo sul corretto utilizzo dell’alimento esclusivamente a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico», si legge in una nota dell'azienda. «Ci riserviamo di intervenire in tutte le sedi opportune per tutelare la reputazione dei nostri prodotti, dei nostri marchi e della nostra azienda diffidando sin d’ora a diffondere notizie destituite di fondamento».

L'azienda: «Ritiro volontario e precauzionale di alcuni lotti prodotti nella stagione estiva»

Agricola Tre Valli conferma che è stata infatti avviata ormai da diversi giorni una procedura volontaria di ritiro di alcuni lotti di wurstel di propria produzione. La società cooperativa ha attivato la procedura di concerto con le Autorità Competenti esclusivamente a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico.

Considerata anche l’estate di caldo straordinario appena trascorsa e la possibilità che i prodotti in questione, una volta acquistati, possano essere stati trasportati, conservati impropriamente e poi consumati non seguendo le indicazioni riportate in etichetta, Agricola Tre Valli ha deciso di avviare questa attività cautelativa per ragioni prudenziali e a maggior tutela del consumatore. Il ritiro riguarda esclusivamente quanto prodotto e rimasto in commercio dopo l’estate, identificabile con il bollo CE IT 04 M e data di scadenza fino al 5 dicembre 2022 compreso. L’azienda sta lavorando con i propri clienti al fine di garantire che questi prodotti non siano più disponibili sul mercato e li ringrazia per la loro collaborazione.

Dalle analisi sui lotti oggetto del ritiro esiti in linea e conformi alle normative vigenti

«La società da sempre opera nel pieno rispetto delle normative vigenti sotto la supervisione degli organi ufficiali competenti, prassi seguita anche per i lotti di prodotto oggetto del ritiro», prosegue la nota dell'azienda. «Solo se i prodotti rispettano gli standard interni e quelli previsti dalla normativa possono essere commercializzati. Allo stato attuale, tutte le analisi in autocontrollo effettuate dall’azienda sui medesimi lotti oggetto del ritiro e i campioni ufficiali effettuati sul territorio dalle Autorità Competenti danno un esito microbiologico assolutamente in linea e conforme con le indicazioni normative vigenti».

L'azienda prosegue: «Si coglie l’occasione infatti per ricordare che i prodotti oggetto del ritiro sono da ritenersi idonei per il consumo se conservati adeguatamente e consumati previa cottura, come indicato sulle confezioni in etichetta. Si precisa che questo ritiro precauzionale e su base volontaria si riferisce esclusivamente ad alcuni lotti di prodotto e non riguarda in nessun modo tutti gli altri prodotti in commercio. La società si scusa con i propri clienti e consumatori per qualsiasi inconveniente causato da questo ritiro volontario effettuato – lo ribadisce – in modo precauzionale e ringrazia tutti per la collaborazione».

Il batterio responsabile

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare.

La gravità dei sintomi va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino a forme setticemiche, meningiti o aborto che possono verificarsi nei soggetti debilitati o immunodepressi.

I deceduti nelle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna

Dal 2020 a oggi sono tre le persone decedute e 66 i casi clinici di listeriosi identificati in Italia. I decessi sono avvenuti a dicembre 2021, marzo 2022 e giugno 2022 in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e tutti hanno riguardato persone immunocompromesse o particolarmente fragili. A precisarlo all’ANSA sono fonti del Ministero della Salute. La sorveglianza del ceppo del batterio listeria (ST 155) è iniziata nel 2020 a seguito di una serie di casi che si sono verificati in molte regioni e che sono stati identificati perchè i pazienti avevano chiesto assistenza medica. Solo una parte di questi ha richiesto il ricovero.

Raccomandata la cottura prima di consumare i cibi

La listeria resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento mentre è molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti. Per questo il Ministero «invita i consumatori a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti, nel caso specifico dei wurstel», che normalmente comportano la cottura prima del consumo.

I consigli del Ministero della salute per proteggersi

Dalla cottura dei cibi all’igiene di mani e delle superfici: l’adozione di semplici regole nella manipolazione degli alimenti, anche in casa propria, riduce il rischio di contrarre la listeriosi. A spiegare come è possibile difendersi è il Ministero della Salute che mantiene «alta l’attenzione» sul problema. In particolare, si legge sul portale, si consiglia di «lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali della cucina che vengono a contatto con gli alimenti come utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette».

È importante, inoltre, «conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi».

Fondamentale è «cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta», a partire dalla carne insaccata. È bene inoltre «non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumare cotti», e quando lo si fa, conservarli in frigo e riscaldarli a alta temperatura prima del consumo, visto che il batterio listeria è sensibile alle alte temperature. Per lo stesso motivo, gli esperti consigliano di «non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta».

 

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