La corsa delle Regioni ad accaparrarsi i vaccini «sarebbe una cosa gravissima, perché significa che sono nella disponibilità delle case produttrici quantità di vaccini che non mettono a disposizione degli Stati, ma a disposizione di chi offre di più. Questa sarebbe una cosa di una gravità senza precedenti». Lo ha detto Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di microbiologia all’Università di Padova, a Timeline, su Sky TG24.
Crisanti ha poi affrontato il tema delle varianti. «L’emergere di varianti con elevata trasmissibilità e potenzialmente resistenti al vaccino mette in pericolo lo scenario. Bisogna intervenire più rapidamente possibile in modo chirurgico. Se si vuole bloccare la diffusione di varianti resistenti al vaccino o ad elevata trasmissibilità bisogna fare delle zone rosse come a Codogno o Vò, con tutti fermi». «In Inghilterra sembra che effettivamente la variante inglese colpisca i bambini con maggior frequenza rispetto alle altre varianti. Comunque c’è ancora una differenza tra bambini e adulti, anche nella variante inglese. Questa ha un indice di trasmissione molto più elevato, che si riflette sia nei bambini che negli adulti. Credo che sia ancora presto per dire che è una variante che ha sfondato questa barriera di età».
Leggi ancheZaia: «Vaccini, acquisto possibile, dosi extra per 2-3 regioni». Rosi: «Intensive, va meglio ma siamo con il fiato sospeso»