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La circolare ministeriale

Per i bimbi che compiono 12 anni dopo la prima dose, la seconda resta quella «ridotta»

In Italia, in un giorno 15mila dosi ai bimbi tra 5 e 11 anni
Vaccinazioni ai più piccoli (Foto Ansa)
Vaccinazioni ai più piccoli (Foto Ansa)
Vaccinazioni ai più piccoli (Foto Ansa)
Vaccinazioni ai più piccoli (Foto Ansa)

Nei bambini che compiranno il dodicesimo anno di età dopo aver ricevuto una prima dose di vaccino Comirnaty (BioNTech/Pfizer) nella formulazione da 10 mcg/dose in 0,2 mL, è possibile completare il ciclo primario di vaccinazione, nel rispetto delle tempistiche previste, somministrando una seconda dose di vaccino con la stessa formulazione della prima dose. Lo precisa la circolare del ministero della Salute "Chiarimenti in merito alle indicazioni di utilizzo del vaccino Comirnaty (BioNTech/Pfizer) per la fascia di età 5-11 anni".

La seconda dose è prevista a tre settimane dalla prima. Inoltre, si sottolinea nella circolare firmata dal direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, «in caso di pregressa infezione da SARS-CoV-2 confermata o in caso di infezione successiva alla somministrazione della prima dose, restano valide le indicazioni previste al riguardo per i soggetti di età pari o superiore a 12 anni».

 Anche per i soggetti vaccinati in Italia nell'ambito della sperimentazione clinica di vaccinazione anti-Sars-CoV2 denominata COVITAR, con il vaccino ReiThera, sarà possibile procedere con la somministrazione di una dose di richiamo (booster) di vaccino a m-RNA, nei dosaggi autorizzati per la stessa, a distanza di almeno 5 mesi dall'ultima dose ricevuta. La somministrazione di tale dose di richiamo è idonea al rilascio della relativa certificazione verde Covid-19. 

«E' ragionevole pensare che a marzo-aprile ci possa essere un vaccino anche per gli under 5". Così Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, a Sky Tg24. «La scienza ogni giorno procede. E' ragionevole che a marzo aprile ci saranno evidenze scientifiche che creeranno condizioni sufficienti per far esprimere gli enti regolatori. Sapremo allora se ci sarà un vaccino disponibile anche in quella fascia di età. Ovviamente attendiamo con fiducia perché significherebbe avere uno strumento in più per combattere questa pandemia».

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