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Salute e Benessere

Il vademecum dell'Iss su vaccini e varianti: le risposte a molte dubbi

Un'infermiera prepara una dose del vaccino (Foto Ansa/Epa)
Un'infermiera prepara una dose del vaccino (Foto Ansa/Epa)
Un'infermiera prepara una dose del vaccino (Foto Ansa/Epa)
Un'infermiera prepara una dose del vaccino (Foto Ansa/Epa)

Da «i vaccini causano il contagio» a «d’estate non serve vaccinarsi» sono molte le fake news che circolano sui vaccini anti Covid. In un vademecum, a cura del Gruppo Vaccini dell’Iss, le risposte alle principali bufale che si trovano in rete.

In particolare, sul fatto che il vaccino possa causare trombosi e miocarditi, l’Iss osserva come «tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali. Le Agenzie regolatorie riportano queste due patologie, che peraltro sono anche tra quelle causate dall’infezione, come rari effetti avversi della vaccinazione. Proprio per la loro estrema rarità questi effetti lasciano comunque il rapporto benefici-rischi a favore dei primi, come rilevato da tutte le agenzie regolatorie internazionali».

Ancora a proposito della sicurezza dei vaccini, rispondendo ai dubbi basati sull’assunto che siano stati fatti troppo in fretta e siano sperimentali, l’Iss osserva che «il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il SarsCov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza» e che «hanno completato tutti i passaggi della sperimentazione necessari per l’autorizzazione all’immissione in commercio senza saltarne alcuno».

 

Alla fake news secondo la quale i vaccini provocherebbero l’infezione, la risposta è che i vaccini finora approvati «introducono nell’organismo le istruzioni per produrre frammenti della proteina che il virus usa per agganciare la cellula. Quindi non viene utilizzato il SArs-CoV-2 vivo e infettante. Una eventuale malattia Covid-19 successiva alla
vaccinazione può essere quindi causata solo da una infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino».

Non si rilevano inoltre effetti negativi dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile, nè nelle donne in gravidanza. I vaccini, inoltre, «non interagiscono in alcun modo con il Dna».

Quanto alla possibilità che i giovani possano morire di Covid-19, l’Iss osserva che «dall’inizio della pandemia al 17 luglio ci sono stati 28 decessi nella fascia di età 0-20 anni» e che «lo scopo della vaccinazione anche nelle fasce di età più giovani è anche quello di limitare a livello di popolazione la circolazione del virus e permettere quindi di uscire dalla pandemia, oltre che di proteggere i soggetti più fragili».

 

È falso, inoltre, che la vaccinazione sia legata all’emergere di nuove varianti. Queste ultime, osserva l’Iss, «emergono perchè il virus, replicandosi, tende a sviluppare nuove mutazioni. I vaccini, riducendo la circolazione, limitano quindi la possibilità che il virus muti.». Inoltre «le varianti in circolazione in questo momento compresa la Delta, sono state osservate per la prima volta lo scorso dicembre, quando ancora le campagne vaccinali erano iniziate in pochissimi Paesi».

 

Alla fake news secondo cui d’estate il virus scomparirebbe, l’Iss risponde osservando che «la trasmissione del virus è facilitata dalla frequentazione degli ambienti chiusi, ma anche all’aperto, in caso di assembramenti, è possibile la sua circolazione, ed è quindi necessario adottare le misure opportune».

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