<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Ricerca

Tumore al pancreas, l'università di Verona individua un anticorpo contro la resistenza alla terapia

Laboratori di ricerca per lo studio del tumore al pancreas
Laboratori di ricerca per lo studio del tumore al pancreas
Laboratori di ricerca per lo studio del tumore al pancreas
Laboratori di ricerca per lo studio del tumore al pancreas

Uno studio coordinato dall’Istituto Oncologico Veneto (Iov) di Padova e dall’Università di Verona traccia una nuova strada per provare a vincere la resistenza all’immunoterapia del cancro al pancreas, modificando il microambiente tumorale. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Science Translational Medicine, e vede Vincenzo Bronte, Direttore scientifico dell’Istituto Oncologico Veneto Irccs e docente di Immunologia a Verona, come autore senior e corrispondente. I finanziatori dello studio sono stati il Cancer Research Institute, la Fondazione Cariverona, Airc, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ed EuroNanoMed.

I ricercatori hanno analizzato un meccanismo di evasione dal controllo immunologico messo in atto dal tumore pancreatico integrando dati funzionali, fenotipici e molecolari, e hanno sviluppato un approccio di «immunoterapia combinata», efficace in modelli preclinici in cui è stato ricostituito il sistema immunitario umano. Nei pazienti con tumore al pancreas, i neutrofili, cellule del sistema immunitario circolanti nel sangue, sono attivati da fattori prodotti dalle cellule neoplastiche e rilasciano, spontaneamente e in modo incontrollato, strutture molecolari complesse, chiamate «Net».

Queste strutture, che ricordano una vera e propria «rete» («net» in inglese), sono costituite principalmente da Dna e proteine. Tra queste ultime, l’enzima «arginasi 1» (ARG1) viene attivato all’interno dei Net, generando alcune forme molecolari che provocano il consumo eccessivo di un amminoacido essenziale all’attività antitumorale dei linfociti T: la risposta immune verso il tumore è, di fatto, ostacolata. Lo studio propone una nuova chiave di lettura per comprendere la funzione immunoregolatoria dell’enzima ARG1 e dei neutrofili condizionati negativamente dal tumore, e suggerisce che riprogrammando il microambiente tumorale, anche un tumore notoriamente refrattario all’immunoterapia, come il tumore al pancreas, può diventare sensibile e responsivo.

Suggerimenti