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Azienda ospedaliera

Terapia del dolore, a Verona la nuova cura dell'emicrania con anticorpi monoclonali

Il prof. Vittorio Schweiger, responsabile della Terapia del dolore dell'Azienda ospedaliera di Verona
Il prof. Vittorio Schweiger, responsabile della Terapia del dolore dell'Azienda ospedaliera di Verona
Il prof. Vittorio Schweiger, responsabile della Terapia del dolore dell'Azienda ospedaliera di Verona
Il prof. Vittorio Schweiger, responsabile della Terapia del dolore dell'Azienda ospedaliera di Verona

Copre un bacino di utenza di due milioni di persone, la Terapia del dolore di Verona infatti è uno dei due centri regionali a cui si rivolgono i veneti (l’altro è a Treviso). L’Unità veronese è centro hub regionale e quindi è punto di riferimento per la XXII “Giornata nazione del sollievo”, che si celebra domenica 28 maggio.

La struttura veronese si occupa delle terapie per il dolore cronico oncologico ma anche per pazienti con dolore cronico non oncologico, quindi tutte le patologie comuni come mal di schiena, dolori articolari, mal di testa. Inoltre, vengono trattate a Borgo Roma anche patologie dolorose che, spesso, non trovano riscontro in altri centri come la Fibromialgia. L’altra specializzazione, attiva fin dagli ’70 quando è nato il Centro, è quella della chirurgia del dolore con il posizionamento di neurostimolatori.

L’ultima frontiera della importante attività di ricerca condotta dal professor Vittorio Schweiger riguarda l’innovativo trattamento dell’emicrania con anticorpi monoclonali, che va utilizzata in specifici casi. «Attualmente facciamo circa 7 mila visite ambulatoriali all’anno, tra visite e controlli - spiega il professor Schweiger - Una attività molto importante, siamo uno dei centri che lavora di più a livello nazionale. Facciamo anche una attività di sorveglianza delle problematiche di dolore all’Interno dell’Azienda ospedaliera. Siamo il Centro di riferimento per la prescrizione degli anticorpi monoclonali per l’emicrania, che è una delle più recenti innovazioni in ambito terapeutico per la forma molto debilitante di cefalea. Questa terapia è forse la più grande novità che sia stata introdotta nella terapia del dolore negli ultimi anni».

«Fin dagli anni ’70 – continua Schweiger -, il Centro si è occupato di terapie invasive e terapie lesive molto avanzate nel trattamento del dolore. Attualmente siamo il centro più importante a livello nazionale per il posizionamento dei neurostimolatori e abbiamo a disposizione praticamente tutto il materiale presente e disponibile sul mercato con cui possiamo trattare le più diverse forme di dolore cronico».

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