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L'intervista

Palù: «Variante Delta può diventare dominante in Italia. Ma non deve spaventare»

Giorgio Palù
Giorgio Palù
Giorgio Palù
Giorgio Palù

(ANSA) - ROMA, 01 LUG - «È possibile che la variante Delta diventi dominante anche in Italia. Ma non bisogna spaventarsi sebbene sia più contagiosa». A dirlo è il virologo Giorgio Palù, componente del Comitato tecnico scientifico e presidente del cda dell’Aifa, in un’intervista al Corriere della Sera. «Il processo evolutivo di un virus pandemico - spiega - consiste nell’adattarsi sempre di più alla specie ospite e non nel diventare più virulento, pena la sua stessa estinzione. Capiremo presto se abbiamo a che fare con un ceppo che dà luogo a manifestazioni meno gravi avendo come bersaglio le vie respiratorie superiori, naso e faringe». Palù spiega poi che la variante Delta «è uno dei circa 20 ceppi mutanti del Sars-CoV-2 considerati oggetto di preoccupazione. È comparsa a dicembre 2020 in uno Stato nel nord dell’India, pochi mesi dopo è stata la causa di oltre 30 mila casi al giorno a Nuova Delhi anche tra soggetti già guariti e vaccinati». Dobbiamo aver paura? «Macchè - risponde - Questa è un’evoluzione naturale del virus che muta nel suo genoma. Non graviamo questo fenomeno fisiologico di drammaticità».

 

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