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Il virus

L'Oms: «L’emergenza Covid è finita». In tre anni (stima al ribasso) venti milioni di morti

Lo stato di emergenza sanitaria internazionale era stato dichiarato il 30 gennaio 2020.
Oms: "Finita l'emergenza Covid"

Il Comitato tecnico dell'Oms, ha detto il direttore generale Tedros Ghrebreyesus, «ha raccomandato la fine dello stato di emergenza ed io ho accettato l’indicazione». Lo stato di emergenza sanitaria internazionale era stato dichiarato il 30 gennaio 2020

«All’inizio della pandemia, fuori dalla Cina c’erano circa 100 casi di Covid-19 e non vi erano morti dichiarati. In tre anni da qual momento il mondo si è capovolto: circa 7 milioni di morti sono stati riportato dall'Oms, ma noi sappiano che la stima è di molte volte maggiore, pari almeno a 20 milioni di morti». Lo ha detto in conferenza stampa il direttore generale dell’ Oms Tedros Ghebreyesus.

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Che cos'è lo Stato di Emergenza Sanitaria

La dichiarazione di "Emergenza Internazionale di Salute Pubblica" (Pheic) proclamata il 30 gennaio del 2020 dall’Organizzazione mondiale della sanità per il Covid-19 e oggi (5 maggio) revocata, viene usata dall’ Oms per «un evento straordinario che costituisce un rischio di salute pubblica per diversi Stati attraverso la diffusione internazionale di una malattia, e che potenzialmente richiede una risposta coordinata a livello internazionale». Si tratta quindi di una procedura che permette di far scattare un’allerta internazionale per una risposta comune contro quella che successivamente è stata definita dall'Oms una pandemia, una parola per la quale invece non serve un inter di riconoscimento.

Ecco come si arriva a questa definizione, le cui procedure sono state definite a seguito dell’epidemia di Sars.

  • I CRITERI - La definizione, spiega il sito dell’ Oms, implica una situazione che sia «seria, improvvisa, inusuale o inattesa» che abbia «implicazioni per la salute pubblica al di là dei confini dello stato affetto» e che «richieda immediata azione internazionale». La dichiarazione di per sé non è legalmente vincolante per gli stati, ma ha lo scopo di alzare il livello di attenzione e il coordinamento internazionale.
  • IL COMITATO - A decidere dell’eventuale dichiarazione è un comitato di esperti nominato dal direttore generale dell’ Oms, che deve contenere almeno un membro dello stato da cui si origina l’emergenza. Nel caso del coronavirus cinese del comitato fanno parte 20 esperti, 17 come membri effettivi e 11 "advisors", e il presidente è Didier Houssin dell’Agence Nationale de Securitè Sanitaire, de l’alimentation, de l’environnement et du travail francese. Il comitato, oltre a decidere se un evento merita lo status di Pheic, formula le raccomandazioni per lo stato colpito e tutti gli altri, comprese eventuali restrizioni ai viaggi o ai commerci.
  • I PRECEDENTI - La prima dichiarazione di Pheic è stata fatta nel 2009 durante la pandemia di influenza "suina". Nel 2014 hanno ricevuto lo status l’epidemia di polio e quella di Ebola, nel 2016 l’epidemia di Zika e nel giugno 2019 l’epidemia di Ebola in corso in Congo, dopo la scoperta di casi in Uganda. Quest’ultima insieme a quella di polio è l’unica emergenza ancora attiva. 

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