<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
l'indicazione

Obesità infantile, farmaci anche dai 12 anni. Cambiano le linee guida

Primo autore Claudio Maffeis, professore di Pediatria all’Università di Verona: «Una possibilità che non avevamo e che ora è disponibile quando stile di vita e alimentazione corretti non bastano»
Per il problema dell'obesità infantile a disposizione anche due farmaci: si potranno prescrivere dai 12 anni
Per il problema dell'obesità infantile a disposizione anche due farmaci: si potranno prescrivere dai 12 anni
Per il problema dell'obesità infantile a disposizione anche due farmaci: si potranno prescrivere dai 12 anni
Per il problema dell'obesità infantile a disposizione anche due farmaci: si potranno prescrivere dai 12 anni

La prima scelta è l’adozione di uno stile di vita sano, con un’alimentazione corretta e regolare attività fisica ma quando ciò non basta, già a partire dai 12 anni di età nei ragazzi obesi è possibile usare farmaci per perdere peso e abbattere il rischio di sviluppare malattie correlate a un peso eccessivo. È questa l’indicazione delle nuove linee guida per il trattamento dell’obesità infantile e degli adolescenti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp), primo autore Claudio Maffeis, professore di Pediatria all’Università di Verona.

I farmaci finora disponibili per la fascia pediatrica

Ad oggi infatti in Italia sono autorizzati soltanto due farmaci contro l’obesità anche per la fascia pediatrica: la Setmelanotide, per alcune forme genetiche rare di obesità a partire dai sei anni in poi e la Liraglutide per le forme di obesità comune a partire dai 12 anni in poi. La liraglutide, approvata a dicembre scorso. è un analogo di un ormone gastrointestinale umano, il GLP-1 che agisce riducendo l’appetito.

I numeri del fenomeno

In Italia, soffre di obesità quasi il 10% dei bimbi (circa 700mila fra i 5 anni e i 15 anni); di questi, oltre 150mila sono obesi gravi. «L’obesità non è una colpa nè una scelta, ma una malattia cronica e complessa non del bambino ma di tutta la famiglia», afferma la presidente Siedp Mariacarolina Salerno. Tuttavia, sottolinea Maria Rosaria Licenziati, segretario generale della Siedp, «dire che l’obesità è una malattia non significa che è sempre necessario un approccio farmacologico nè tantomeno chirurgico. Lotta alla sedentarietà e un’alimentazione sana degli adolescenti e delle loro famiglie rappresentano il primo tentativo da fare». «Il farmaco non sostituisce, ma si affianca alla correzione dello stile di vita.

«Una possibilità che non avevamo e che ora è disponibile: farmaci che comportano una riduzione del peso anche del 10%», ribadisce Maffeis. «Poi, se nemmeno le medicine funzionano, si può considerare l’intervento chirurgico», conclude Maffeis.

Per rimarcare l’importanza di uno stile di vita sano, sabato 4 marzo in quattro città (Napoli, Genova, Parma e Messina) la Siedp, con il supporto dell’Unione Italiana Sport per tutti, promuove l’iniziativa «Bambini in piazza per la Salute», nell’ambito della quale saranno offerte visite gratuite ai bambini e saranno fornite indicazioni per adottare corretti stili di vita.

Suggerimenti