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Veneto

Muore positivo al Covid: dona fegato e reni a due pazienti in gravi condizioni

Un intervento chirurgico in un'immagine d'archivio (Ansa)
Un intervento chirurgico in un'immagine d'archivio (Ansa)
Un intervento chirurgico in un'immagine d'archivio (Ansa)
Un intervento chirurgico in un'immagine d'archivio (Ansa)

Un paziente morto all’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia (Padova) e che risultava anche positivo al Covid-19, ha donato fegato e reni, che sono stati trapiantati con successo e in sicurezza su due persone. Si tratta - informa l’Azienda Ulss 6 Euganea - della prima donazione di reni avvenuta in Veneto da un paziente positivo al Covid; nel luglio scorso un altro paziente positivo, sempre all’ospedale di Schiavonia, aveva donato il fegato.

Secondo le indicazioni del Centro Nazionale Trapianti, gli organi da un donatore deceduto positivo a Sars‐CoV‐2 possono essere offerti a pazienti in lista in gravi condizioni cliniche. «È una provincia generosa quella padovana: la nostra Ulss 6 Euganea - commenta il direttore generale Paolo Fortuna - si pone ai primi posti regionali nella particolare graduatoria dei territori maggiormente impegnati nella donazione».

Nel 2021 sono stati effettuati il trapianto di un cuore, 4 polmoni, 10 fegati, 19 reni, nonostante le terapie intensive siano finite sotto pressione per i motivi pandemici. Le cornee donate sono state 709, i tessuti muscolo-scheletrici 370, quelli vascolari 33, quelli cardiaci 26; i donatori di tessuto cutaneo sono stati 15. I donatori di tessuti in corso d’intervento chirurgico sono stati 45 di osseo e 13 vascolare. «Grandi risultati - conclude Fortuna - il cui merito va all’intera rete per i trapianti aziendale e regionale che ha dimostrato di essere solida e resiliente. I dati dell’attività di donazione sono una conferma della straordinaria capacità di reazione che l’Azienda 6 Euganea ha dimostrato in questi due anni di pandemia».

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