Per raccontare, e prevenire laddove possibile. Per riflettere, e aiutare laddove ce n’è bisogno. Perché dopo una diagnosi di tumore al seno la vita cambia completamente. E con essa cambiano le priorità. Da non perdere a Cavaion, nella biblioteca civica in corte Torcolo, la mostra fotografica di Silvia Amodio «Io ero, sono, sarò», in cui l’arte dell’immagine si sposa con le storie di chi ha dovuto fare i conti con un tumore al seno: un sottile velo di tulle bianco è il filo conduttore scelto dalla fotografa e giornalista Amodio, milanese, per raccontare 49 donne e un uomo che si sono ammalati di carcinoma mammario. Tanti ce l’hanno fatto, qualcuna è volata via ma ha lasciato la sua storia, la sua grinta, i suoi sogni alle altre donne.
La mostra si può visitare, a ingresso libero, fino al 18 novembre: sabato 9.30-12.30; domenica 15-19; lunedì, martedì e giovedì 9.30-12.30 e 15-18; venerdì 15-18. Chi desidera può lasciare un’offerta da destinare al comitato Andos Oglio-Po sezione Garda, per finanziare progetti e attività di sensibilizzazione ma anche dispositivi utili alle pazienti durante i cicli di chemioterapia.
«Io ero, sono, sarò» è promossa dall’amministrazione comunale di Cavaion con Andos odv, Tè Donna, Amo Baldo Garda, biblioteca e pro loco. L’allestimento è stato curato da Comune e biblioteca insieme ai bardolinesi Lucia Di Gruttola e Leonardo Balzano. Lo scorso anno, infatti, l’esposizione aveva riscosso un grande successo a Bardolino.
«La mostra non offre solo una narrazione fotografica che induce in modo delicato e poetico alla riflessione su un tema complesso», spiega la sindaca di Cavaion, Sabrina Tramonte. «È anche la dimostrazione di come l’arte, oltre a essere nutrimento per l’anima, sia talvolta anche uno strumento per diffondere messaggi importanti come quello della prevenzione nei tumori». Un messaggio sentito, a giudicare da quanto è stata emozionante e partecipata la cerimonia d’inaugurazione da amministrazioni locali, associazioni, volontari e cittadini. In quell’occasione ra presente anche un nutrito gruppo di medici in prima linea nella lotta ai tumori all’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda, che si sono focalizzati sull’importanza della prevenzione nella diagnosi. Con molte volontarie Andos, tra cui la stessa Di Gruttola che è pure una delle donne fotografate, era presente la responsabile del comitato Oglio-Po sezione Garda Loredana Dragotta. «Grazie al lavoro e alla passione profusi da tante persone per questa mostra e grazie a coloro che verranno a Cavaion per visitarla, diffondendone il messaggio», conclude la sindaca.