Corpi asciutti e snelli con relativi vitini di vespa: non pervenuti. Sono infatti banditi dal «Calendario Curvy 2023», del fotografo Piero Beghi di Ghedi, nel Bresciano, per il quale si richiedono taglie generose (dalla 46 in su), una seduzione che ignora la bilancia, una malia over. E le magnifiche 12 che rispondo a questi requisiti, disposte a mettersi in gioco senza vergognarsi di un corpo un po’ formoso, fuori dalle misure imposte da moda e cliché, accettandosi per come sono e infischiandosene di giudizi altrui, ci sono, pronte a sottoporsi alla carica di clic che il prossimo 23 ottobre darà vita al calendario in distribuzione da dicembre.
Modelle curvy da ogni parte d'Italia, 60 le iscritte al casting
Arrivano da Torino (ben tre) e da Padova, da Roma e da Parma, da Napoli e da Sondrio, da Siena e da Modena e da Goito. Hanno un’età compresa tra i 23 anni e i 42. Si chiamano Valentina Parenti, Laura De Vincentis, Laura Di Donna, Julieta Harrovw (originaria di Cuba), Emanuela Magoni, Claudia Maratea, Paola Mauriello, Rafaela Pennino, Alice Salmin, Eleonora Scanu, Debora Goy e Emanuela Murari.
Il fotografo delle curvy e la moglie hanno scelto le finaliste
Dopo una selezione della sessantina di iscritte, il casting, durato tre giorni ad agosto, ha individuato con l’aiuto della moglie Michela Bettin, le finaliste da abbinare ai mesi dell’anno. L’edizione numero quattro si chiamerà «Curvy Love in white» per sfatare un altro cliché, quello che predilige il nero perché smagrisce.
Psicofotografo, così si definisce Piero Beghi
«Sono noto come il fotografo delle curvy - dice Beghi che in via XX settembre tiene viva un’attiva iniziata dal padre 56 anni fa - ma mi sento uno psicofotografo. Mi piace parlare con le aspiranti modelle prima dell’approccio con la macchina fotografica e scoprire il loro mondo interiore che cerco poi di esprimere con fotografie che rivelano un po’ anche l’anima del soggetto».
È così che ha scoperto quanti problemi ci possono stare dietro i chili di troppo, di solito liquidati con il piacere della tavola fuori controllo, e quanto bullismo e cattiveria hanno suscito il loro essere over. «Quando si vedono nelle fotografie finalmente sotto un’altra luce, si sentono cariche a mille, con la voglia di spaccare il mondo. Non voglio certo incoraggiare obesità o comportamenti non salutari, ma dimostrare che la dolcezza e la sensualità non dipendono dalla bilancia, che non ci si deve vergognare del proprio corpo, sentirsi inadeguate e perdenti, ma trovare in sé la voglia di ripartire».
Intanto grazie ai suoi scatti molte di loro aumentano followers e occasioni di lavoro, mentre il calendario tutto autofinanziato e senza sponsor va a ruba.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA