Partenza d’anno con il freno a mano tirato, a Verona e provincia, sul fronte della raccolta di sangue e plasma. La quarta ondata di contagi ha tenuto lontano dai Centri trasfusionali molti donatori, costretti a casa da positività, quarantene e isolamenti fiduciari. Lo scenario, dunque, è poco roseo. «Purtroppo a gennaio molti nostri donatori sono stati bloccati dalla variante Omicron e hanno dovuto cancellare gli appuntamenti già presi nei Centri», spiega la presidente provinciale di Fidas Verona, Chiara Donadelli. «Anche il sistema-sangue del Veneto, solitamente virtuoso, in questo inizio d’anno ha risentito della caduta della raccolta causata dalla pandemia: il sangue negli ospedali serve tutti i giorni, però, per trasfusioni, interventi chirurgici e trapianti. Quindi ci troviamo in una situazione difficile».
Ma Fidas Verona non demorde, fa il punto e invita a prenotare la donazione portando a esempio due testimonial d’eccezione: Luca e Leonardo Fantoni, padre e figlio, di Dossobuono, che a fine gennaio si sono recati insieme all’ospedale di Borgo Trento e hanno allungato il braccio dando corpo – o per meglio dire, sangue – alla solidarietà. Per Luca, 62 anni e una lunga carriera nella sezione Fidas del suo paese, è stata la donazione numero 203 tra sangue intero e plasma. Per il diciottenne Leonardo era appena la seconda, ma l’intenzione a continuare c’è tutta. La loro generosità, come quella di tanti altri donatori aderenti all’associazione, fa ben sperare la presidente Donadelli.
«Donare sangue e plasma è un gesto semplice e sicuro, anche in tempo di pandemia», spiega. Lo sa bene e crede molto in quello che fa, da una vita, Luca Fantoni. «Donare non costa nulla e non dà conseguenze negative», afferma. «Si aiuta chi ha bisogno e, al contempo, si tiene controllata la propria salute». Grafico pubblicitario di professione, ha iniziato a donare appena maggiorenne seguendo l’esempio dei genitori. Esempio che, a sua volta, ha trasmesso ai figli: a Leonardo e pure al maggiore, Riccardo, 23 anni. A incoraggiare tutti c’è la moglie e mamma Lorella, impossibilitata a donare ma impegnata a tenere alto il ritmo delle donazioni.
Sforare il tetto delle 200, tra l’altro, è un record. «Io ci ho messo solo un po’ di costanza e di tempo, sapendo di fare del bene per qualcuno», minimizza Fantoni senior. «Andrò avanti finché la salute me lo consentirà». Tra i ricordi più belli conserva i ringraziamenti ricevuti circa 30 anni fa da una signora che, dopo essere riuscita a rintracciarlo, gli disse che il suo gesto si era tradotto in una trasfusione per il marito gravemente malato.
Conclude la presidente di Fidas Verona: «Ci sono tante persone che, come Luca, donano in silenzio per decenni e testimoniano il valore nobile e generoso del dono. A Luca, Leonardo e Riccardo, e ai tantissimi donatori come loro, va il nostro grazie più sincero». Per donare sangue e plasma basta godere di buona salute, pesare almeno 50 chili e avere tra i 18 e i 65 anni. Per prenotare la donazione: numero verde gratuito 800.310.611 (da fisso), 0442 622867 (da cellulare), e-mail prenota.trasfusionale@aulss9.veneto.it.