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APERYSHOW 2023

Medici under 30 incontrano i giovani: «Sulle malattie sessualmente trasmissibili serve più informazione»

Al più grande charity event d'Italia, tre medici e una psicoterapeuta scaligeri parlano ai giovani di queste patologie e di come prevenirle
Da sinistra Matteo Tosi, Romina Caushaj, Elena ed Anna Mason
Da sinistra Matteo Tosi, Romina Caushaj, Elena ed Anna Mason
Da sinistra Matteo Tosi, Romina Caushaj, Elena ed Anna Mason
Da sinistra Matteo Tosi, Romina Caushaj, Elena ed Anna Mason

Malattie sessualmente trasmissibili. Quanto ne sanno i giovanissimi, presso cui l’incidenza è più alta di quel che si pensi? All’ambulatorio dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Borgo Trento, specializzata nello studio e trattamento delle Mts, accedono mediamente un centinaio di persone al mese, per lo più tra i 18 e i 35 anni, «ma ciò che vediamo è appena la punta dell’iceberg». Il sommerso fa certamente altri numeri «e la stima maggiore riguarda proprio gli adolescenti». La soluzione? Più informazione.

«E questo, sia per incrementare la prevenzione, sia per conoscere i servizi sul territorio cui potersi rivolgere tanto quando si alimenti solo un sospetto, tanto quando si disponga già di una diagnosi». È la missione di Elena Mason e Romina Caushaj, specializzande in dermatologia e venereologia a Borgo Trento, ma anche della psicoterapeuta Anna Mason e del neo medico Matteo Tosi. Amici già dai tempi dell’università, ora i quattro professionisti, tutti under 30, sono infatti uniti da un progetto che fino al 25 aprile li vedrà sul palco dell’Aperyshow 2023 – Power of Love (il più grande Charity Event d’Italia quest’anno allestito ad Arsego, Padova), per dialogare con una vastissima platea di ragazze e ragazzi.

«Quale pulpito migliore dell’Aperyshow!», commenta Tosi, altresì co-organizzatore della manifestazione che dal 2010, «tramite eventi di intrattenimento rivolti soprattutto ai giovani ma anche famiglie (musica dal vivo, interventi di noti artisti e band, focus su temi di attualità), genera anche impatto sociale, devolvendo il ricavato a numerose associazioni con fine solidale, dall’ambito della disabilità alla ricerca oncologica» (oltre 200mila euro i fondi raccolti nelle ultime due edizioni).

Alla luce dell’esperienza maturata nell’ambulatorio di Mts, «abbiamo notato che le persone arrivano da noi troppo tardi, rispetto all’opportunità di una diagnosi o di un trattamento precoci – dicono Elena e Romina - e comunque, in gran parte dei casi, del tutto inconsapevoli dei rischi legati alla contrazione di questo o di quell’altro virus. Confrontandoci con Matteo e Anna, che vedono tanti giovani anche fuori da questo contesto, abbiamo allora pensato di unire le nostre conoscenze per sensibilizzare più persone possibili. Le donne, in particolare, spesso contraggono malattie che nel primo stadio sono asintomatiche ma alla lunga possono portare a complicanze, dall’infertilità (vedi la Clamidia) al carcinoma della cervice uterina (è il caso di positività al Papilloma virus)».

Parola d’ordine, dunque: prevenzione, «che significa rapporti protetti, ma ancor prima rivolgersi al medico di famiglia o allo specialista, per affrontare il tema della sessualità in tutte le sue sfaccettature liberi da ogni tabù e timore di essere giudicati», spiega la psicoterapeuta Anna Mason. «L’imbarazzo è normale, ma solo parlandone con le figure competenti si potrà vivere quella che dovrebbe essere per tutti un’esperienza positiva, con più serenità e sicurezza per la propria salute».

Francesca Saglimbeni

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