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Ricerca

Il Parkinson si combatte a Verona: all'ateneo un finanziamento dalla Fondazione Michael J. Fox

La ricercatrice di Farmacologia Giovanna Paolone potrà approfondire i meccanismi che stanno alla base della neurodegenerazione

Nuovi sviluppi nella lotta contro il Parkinson. Grazie a un importante finanziamento da parte della prestigiosa Fondazione americana Michael J. Fox, la ricercatrice di Farmacologia Giovanna Paolone potrà approfondire i meccanismi che stanno alla base della neurodegenerazione in una specifica popolazione di pazienti affetti da questa malattia.

Obiettivo: bloccare e curare la neurodegenerazione

La ricerca sarà condotta in collaborazione con Johan Lundkvisk e Lars Wahlberg della biotech “Sinfonia Biotherapeutics”. Obiettivo della ricerca è arrivare a bloccare e curare la neurodegenerazione attraverso un sistema di rilascio basato sulla terapia genica che permette la secrezione di fattori terapeutici direttamente nelle aree danneggiate del cervello. “L’approccio terapeutico che intendiamo sviluppare – spiega Paolone – non è rivolto al paziente generico ma è cucito su misura per i malati che presentano determinate caratteristiche legate ad una precisa mutazione genica. La mutazione è al livello del gene Gba1 ed è considerata uno dei principali fattori di rischio genetico nella patogenesi del Parkinson. Di conseguenza, intendiamo intervenire contemporaneamente sui danni indotti da tale mutazione e curare la neurodegenerazione che caratterizza la malattia”. “Siamo molto grati alla fondazione – aggiunge la ricercatrice - per aver supportato i nostri studi i quali, beneficiando della collaborazione tra accademia e industria, facilitano lo sviluppo di una nuova terapia per i pazienti affetti da Parkinson”.

Cos'è la Fondazione Michael J. Fox

Michael J. Fox è un attore, famoso soprattutto per l'interpretazione di Marty McFly, protagonista tra l'altro della trilogia di Ritorno al futuro. Nel 1991, all'età di 30 anni, gli fu diagnosticata una grave forma di malattia di Parkinson giovanile, notizia questa che avrebbe reso pubblica sette anni più tardi, nel 1998. Si ritirò quasi del tutto dalle scene dal 2000, continuando a lottare in prima fila per la ricerca sperimentale sulle cellule staminali. Proprio nel 2000 ha fondato la Fondazione Michael J. Fox,

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