Verona capitale della chirurgia ortopedica, oggi e domani (7 e 8 marzo), grazie al nono congresso nazionale dell'Air-Associazione italiana riprotesizzazione promosso in Gran Guardia dall'Ortopedia e Traumatologia dell'Irccs di Negrar.
Il tema della due giorni, e la sfida della chirurgia ortopedica, è la sostituzione delle protesi di ginocchio, anca e spalla. Sostituzione di cui sta vertiginosamente aumentando la richiesta. Complici pazienti sempre più longevi e protesi che hanno una durata fisiologica di 15-20 anni. A fronte del boom dei "tagliandi" richiesti, però, chirurghi e centri di eccellenza in grado di eseguire tecniche complesse rimangono pochi. «Questi interventi garantiscono alle persone autonomia fisica e restituiscono loro dignità - afferma il dottor Claudio Zorzi, direttore all'ospedale negrarese dell'Ortopedia e Traumatologia dal 1996 -. Le persone sempre più richiedono autonomia negli spostamenti e movimenti, anche ad età avanzate: tempo fa un novantaduenne con le ginocchia ormai provate è venuto da me chiedendo un intervento, perché vuole continuare a guidare e camminare».
Zorzi è il presidente del congresso scaligero, affiancato come vice presidenti dai colleghi medici Paolo Avanzi e Antonio Campacci, responsabili della chirurgia della spalla e dell'anca. Sono 350 gli iscritti, un successo se si pensa che lo scorso anno all'appuntamento annuale tenutosi a Cagliari le adesioni non superavano il centinaio.