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Quattro incontri

Incontinenza: ne soffrono in tanti, non ne parla nessuno. In provincia di Verona gli esperti nelle piazze

Campagna itinerante, informativa e di sensibilizzazione, per parlare di una condizione che incide pesantemente sulla vita delle persone e che rappresenta ancora un tabù di cui è difficile parlare: l’incontinenza urinaria e fecale.

L’iniziativa si chiama “INCONTriamoci in Camper" ed è organizzata da Aisve (Associazione Incontinenti e Stomizzati del Veneto) in collaborazione con l’Ulss 9 Scaligera, con il patrocinio della Fais (Federazione Nazionale Associazioni Incontinenti e Stomizzati) e il patrocinio dei Comuni di Villafranca, Bussolengo, Legnago e San Bonifacio.

Il programma della campagna itinerante prevede quattro tappe, dal 18 al 23 maggio 2022, in provincia di Verona.

Il camper dell’A.I.S.VE, con il personale sanitario dell’ULSS 9 e i responsabili dell’Associazione, sarà presente dalle 9.00 alle 13.00:

  • -il 18 maggio a Villafranca in Via Rensi, angolo Corso Vittorio Emanuele II 
  • il 19 maggio a Bussolengo in Via Leonardo da Vinci, angolo Via Alcide De Gasperi 
  • il 21 maggio a Legnago in Corso della Vittoria, angolo via Matteotti
  • il 23 maggio a San Bonifacio in Piazza Costituzione

 

Le quattro tappe veronesi fanno parte di un circuito di 15 appuntamenti in Veneto. I cittadini potranno affrontare la problematica chiedendo informazioni al personale sanitario. Il colloquio avverrà in camper nel rispetto della privacy e, se dovessero emergere elementi per un approfondimento diagnostico, questo sarà demandato a una successiva visita all'ospedale di riferimento.

L’incontinenza è tra le patologie più diffuse al mondo. In Italia sono stimati in 7,3 milioni di persone, dai 18 agli 80 anni (il 14,5% della popolazione), coloro che ne soffrono. Ma di questa patologia si parla ancora troppo poco, nonostante gli sforzi di medici e associazioni. Ciò è confermato dal fatto che i dati della letteratura scientifica non sono recenti. Per la comunità scientifica, infatti, è stato difficile tracciare il perimetro di una patologia la cui definizione ha subìto profonde modifiche.

L'incontinenza urinaria è stata definita dall'ICS (International Continence Society) come una condizione che si instaura quando vi è la perdita involontaria di urina o feci. Se questa descrizione ha consentito di stimare più precisamente rispetto al passato la prevalenza e l’incidenza di tutte le tipologie di incontinenza, tuttavia il 57,2% di chi ne soffre non ha mai parlato del problema con familiari, conoscenti, medici di famiglia e personale sanitario.

I COSTI. Al 2016 è stata stimata una spesa pari ad oltre 360 milioni di euro/anno a carico del Servizio Sanitario Nazionale per la patologia incontinenza, inclusi i costi per i presidi sanitari (i pannoloni) oltre ai costi non visibili (disagio psicologico, assenze ripetute dal lavoro, qualità della vita di relazione). Anche la spesa per i pazienti è considerevole, specie per l’acquisto di quei farmaci per l’incontinenza urinaria da urgenza che sono a totale carico dell’utente (in questo caso la spesa annua media è di circa 550 euro).

UNA DIAGNOSI PRECOCE. Molta importanza ha la diagnosi precoce. Si pensi che molte forme di incontinenza, se trattate in fase di esordio, quando cioè i sintomi sono lievi, possono giovarsi di cure conservative, come la fisioterapia e i presidi di comportamento, che includono anche principi di benessere generale, quali il dimagrimento o l’abolizione del fumo. Tutto questo, oltre a rappresentare un notevole vantaggio per il paziente, che può recuperare un’ottima qualità di vita senza ricorrere a interventi chirurgici o all’acquisto di farmaci, costituisce una notevole fonte di risparmio per il sistema sanitario. Ed è proprio su questo aspetto che le campagne informative cercano di insistere, allargando sempre più la rete delle conoscenze sulla patologia.

 

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