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salute

Il 5 maggio è la Giornata mondiale dell'igiene delle mani. Semmelweis fu il medico che ne intuì l'importanza

di Redazione web
Dal 2005 l'Oms promuove l'appuntamento per ricordare l'importanza di un gesto tanto semplice quanto fondamentale nella prevenzione delle infezioni

Abbiamo sempre saputo come lavarci le mani, ma non abbastanza bene come abbiamo appreso al tempo del Covid. A più di quattro anni di distanza dall'inizio della pandemia, per molti rimane un'abitudine fondamentale. Magari non ci si dedica più dai 40 ai 60 secondi, alternando i giusti movimenti, come veniva indicato dai tanti cartelli affissi nei bagni pubblici o dai tutorial mostrati su social e tv ai tempi delle infezioni da Sars-Cov-2,  però siamo tutti più consapevoli che un’accurata igiene delle mani costituisce una prima fondamentale barriera contro le infezioni. 

Dal 2005, ogni anno l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) promuove, per il 5 maggio, la Giornata mondiale per il lavaggio delle mani per ricordare l’importanza di questo gesto semplice, ma essenziale, nella prevenzione delle infezioni trasmissibili, soprattutto negli ambienti ospedalieri e di cura. E pensare che il primo medico ad intuire quanto un gesto così semplice fosse invece determinante per evitare infezioni, talvolta mortali, fu osteggiato dalla comunità scientifica e al centro di aspre contese.

Semmelweis, pioniere dell'igiene

La storia racconta che fu il medico ungherese Ignaz Semmelweis a scoprire, nel 1847, l'importanza dell'igiene delle mani. Le sue  scoperte gli valsero il soprannome di “salvatore di madri”.

Poco più che ventenne e al lavoro in un ospedale di Vienna, il medico capì che la febbre puerperale che colpiva alcune donne subito dopo il parto era trasmessa dai batteri presenti sugli operatori sanitari, quindi poteva essere evitata semplicemente facendo disinfettare loro le mani.

In quegli anni i medici operavano senza le minime protezioni, e Semmelweis capì che gli specializzandi erano portatori di batteri presi durante le dissezioni dei cadaveri, che poi trasportavano su altri pazienti.

Con la sua teoria dell’igiene delle mani rivoluzionò la storia della medicina. Oggi come allora una cosa è assodata: lavarsi le mani e disinfettarle regolarmente aiuta in modo determinante a prevenire le infezioni e quindi a salvare vite.

Genio incompreso: osteggiato dalla comunità scientifica, Semmelweis fu internato in manicomio  dove morì a causa di una setticemia subentrata a seguito delle ferite prodotte dalle percosse subite.

 

Un'abitudine per la nostra salute

Banale e inutile la teoria del medico ungherese? Decisamente no. Le mani sono un ricettacolo di germi; una piccola percentuale è rappresentata da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però, possono aggiungersi virus e batteri, che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto toccando le più diverse superfici. I germi, quando trovano un ambiente ideale, vi si annidano e, se le condizioni ambientali lo consentono, proliferano moltiplicandosi ad un ritmo impressionante.

Giocattoli, telefoni, maniglie...ecco dove si annidano i germi

Possono sopravvivere per ore sulle superfici: giocattoli, telefoni, maniglie, tavoli, telecomandi, tastiere del computer, asciugamani o altri oggetti e da qui possono essere trasmessi al naso, alla bocca o agli occhi, semplicemente attraverso le nostre mani. I germi patogeni che si annidano sulla nostra pelle possono essere responsabili di molte malattie, dalle più frequenti e meno gravi a quelle più severe.

L’infezione da SARS-COV-2, l’influenza e le infezioni correlate all’assistenza sanitaria sono un esempio di infezioni che si possono trasmettere attraverso le mani.

Il 5 maggio Giornata mondiale

La Giornata del 5 maggio  prevede il coinvolgimento dei professionisti sanitari e della popolazione generale, affinché tutti possano sentirsi parte attiva nell’eseguire questi gesti quotidiani ma essenziali. Tutti possono contribuire alla prevenzione delle infezioni. Il messaggio della Giornata 2024 è “Perché è ancora così importante diffondere conoscenza sull’igiene delle mani? Perché aiuta a fermare la diffusione dei germi nelle Organizzazioni Sanitarie”

 

 

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