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5 maggio

Giornata mondiale per l'igiene delle mani. Lanzarin: «Negli ospedali veneti sorveglianza attiva»

Istituita nel 2005,dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Un igienizzante:  lavare le mani è la prima regola di prevenzione di infezioni
Un igienizzante: lavare le mani è la prima regola di prevenzione di infezioni
Un igienizzante:  lavare le mani è la prima regola di prevenzione di infezioni
Un igienizzante: lavare le mani è la prima regola di prevenzione di infezioni

La Regione del Veneto partecipa all'appuntamento annuale della Giornata mondiale per l'igiene delle mani promossa, a partire dal 2005, dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Una data che ha un significato ben preciso ovvero ricorre il quinto giorno del quinto mese dell'anno, come cinque più cinque sono le dita delle mani.

Ogni anno l'OMS indica uno slogan alla base della campagna, per la giornata del 5 maggio 2023, il tema proposto dall'OMS è "Agiamo subito, insieme. Salva vite, Igienizza le mani" (Accelerate action together. Save lives, clean your hands). Gli obiettivi della campagna sono: rafforzare e responsabilizzare gli attori del settore sanitario per potenziare le azioni volte a migliorare l'igiene delle mani e la prevenzione e il controllo delle infezioni presso il punto di assistenza; promuovere la collaborazione della popolazione e delle organizzazioni verso l'obiettivo comune di ridurre al minimo il rischio di infezioni, come riscontrato nella pandemia da Covid-19, e di resistenza antimicrobica nell'assistenza sanitaria.

Lanzarin: «In Veneto, sorveglianza attiva»

«In Veneto - riferisce l'Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin- abbiamo in atto una vera e propria sorveglianza attiva. In Italia il Piano Nazionale di Contrasto all' antimicrobico resistenza (PNCAR) 2022-2025, oltre all'istituzione di una sorveglianza del consumo di soluzione idroalcolica (CSIA), prevede espressamente che il monitoraggio del consumo rientri tra gli specifici obiettivi di prevenzione, riprendendo quanto proposto dall'OMS come standard di riferimento, ovvero un consumo medio pari a 20 litri di soluzione idroalcolica/1.000 giornate di degenza ordinaria ed almeno una percentuale di adesione all'igiene delle mani ? 75%. In Veneto, per l'anno 2020, hanno partecipato alla sorveglianza 35 ospedali (77,8%) dei 45 ospedali pubblici presenti nella rete ospedaliera e 44 ospedali per l'anno 2021 (97,8%)»

Il consumo di soluzione idroalcolica negli ospedali

Il rapporto sul consumo di soluzione idroalcolica negli ospedali del Veneto (2020-2021), redatto a cura di Azienda Zero, riporta che la maggior parte degli ospedali ha un CSIA medio superiore a 20 litri/1000 GDO sia nel 2020 che nel 2021. I dati relativi alla sola area di degenza mostrano che il consumo regionale di soluzione idroalcolica per 1000 GDO è al di sopra dello standard identificato dall'OMS di 20 litri/1000 GDO, sia nel 2020 (25,1 litri) che nel 2021 (24,4 litri). Gli ospedali in cui CSIA supera lo standard dell'OMS sono 15 nel 2020 (42,9%) e 23 nel 2021 (52,3%).

Il lavaggio delle mani previene gran parte delle infezioni

Si rilevano comunque ampie differenze inter-ospedaliere, con valori massimi oltre gli 85 litri/1000 GDO e valori minimi al di sotto dei 10 litri/1000 GDO. L'igiene delle mani è una delle azioni più efficaci per ridurre la diffusione dei microrganismi e prevenire le infezioni. In ambito assistenziale ed in comunità, lavarsi le mani correttamente, con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi, oppure, se non disponibili, igienizzarle con soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi (fonte World Health Organization), impedisce la trasmissione dei microrganismi responsabili di molte malattie infettive, dalle più frequenti, come l'influenza e il raffreddore, a quelle più severe, come le infezioni correlate all'assistenza (ICA).

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