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La circolare

Covid, «quarta dose» per le persone immunodepresse: i tempi e le modalità

Tenuto conto dell’attuale situazione epidemiologica, «che continua a registrare un’elevata circolazione del virus Sars-CoV-2» e «nel rispetto del principio di massima precauzione, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, «è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale)» purchè «sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale».

Così la circolare firmata dal Dg Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza in merito alla cosiddetta quarta dose.

La circolare sul richiamo per i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, visto il parere della Cts di Aifa del 18 febbraio, specifica modalità, dosaggi e tempi di somministrazione. In particolare: «Una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose), nei dosaggi allo scopo autorizzati (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni), purchè sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale».

«Considerate - si legge nella circolare - le attuali evidenze che a fronte di una riduzione di effetto protettivo e durata dell’ immunizzazione dopo il ciclo vaccinale primario nei confronti della variante Omicron, rivelano comunque elevati livelli di efficacia e sicurezza della dose booster nel prevenire forme sintomatiche, ricoveri ospedalieri e decessi correlati al Covid-19».

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