Sono state 1.630 in una settimana e 11.141 in poco più di due mesi le prescrizioni dei nuovi antivirali in pillola, indicati per il trattamento di pazienti Covid-19 che non necessitano di ossigenoterapia ma che sono a maggior rischio di forme severe.
In particolare, con molnupiravir (Lagrevio) di Merck (Msd in Italia) sono stati avviati 9.069 trattamenti a domicilio in 70 giorni, mentre 2.072 sono quelli avviati nell’arco di 30 giorni con Paxlovid di Pfizer.
È quanto emerge al sesto report dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Le prescrizioni sono in crescita soprattutto per Paxlovid, l’ultimo autorizzato e prescritto attualmente in 180 strutture in Italia: dal 3 al 9 marzo sono state 670, pari a +21,8% rispetto ai 7 giorni precedenti. Per Lagevrio, prescritto ad oggi in 244 strutture, i trattamenti avviati dal 3 al 9 marzo in Italia sono state 966, pari al +14% rispetto alla settimana precedente.
La Regione Lazio registra il numero più alto di trattamenti antivirali avviati a domicilio Lazio, complessivamente 2.366; seguono Toscana (1.516), Emilia Romagna (1.505), Lombardia (1.385), Liguria (1.336), Veneto (1.268), Puglia (1.014), Piemonte (1.004). Le altre regioni o province autonome sono sotto quota mille e la Basilicata è la regione in cui sono stati prescritti a meno pazienti (18).