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Costa: «Vaccino posticipato a sei mesi per chi ha contratto il Covid»

Il sottosegretario Andrea Costa
Il sottosegretario Andrea Costa
Il sottosegretario Andrea Costa
Il sottosegretario Andrea Costa

Si lavora ad un provvedimento per estendere «oltre i sei mesi» il limite temporale, per le persone che hanno già avuto la Covid-19, per poter fare una dose unica di vaccino. Così Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, a Rai Radio1.

 

La norma attuale prevede un’unica dose somministrata entro i sei mesi dall’infezione, superati i quali ne vanno fatte due.

 

«Dobbiamo essere puntuali e precisi nel fare interventi specifici laddove si creassero delle criticità ma, rispetto ai parametri per i colori delle regioni, l’intendimento è mantenere per tutte lo stesso schema», senza quindi distinzioni in base alla grandezza, come da alcuni governatori richiesto. Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Radio Anch’io, rispetto all’eventualità di prevedere, per le piccole Regioni, una flessibilità nella valutazione dei nuovi parametri allo studio. Sul cambiare parametri, ha ribadito Costa, «c’è un percorso condiviso con le regioni: visto il quadro attuale dobbiamo dare meno peso ai contagi e far pesare di più gli ospedalizzati e le terapie intensive».

 

«Le vaccinazioni procedono al ritmo di 500.000 dosi somministrate al giorno. Al momento, oltre 28 milioni di italiani si sono vaccinati con un ciclo completo pari al 52% della popolazione». Ma «siamo di fronte ancora a 200.000 docenti non vaccinati». A dirlo è Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, intervenendo durante la trasmissione Radio anch’io su Rai Radio1.

 

«Non possiamo permetterci - ha sottolineato Costa - di ricominciare l’anno non in presenza, non possiamo farlo ai ragazzi». E per raggiungere l’obiettivo «non si può che passare dalla vaccinazione del personale scolastico. Mi auguro che in questi giorni si possa fare sensibilizzazione».

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