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Anticorpi monoclonali: impennata di prescrizioni, +34%. E il Veneto resta la prima regione per utilizzo

Impennata di prescrizioni di anticorpi monoclonali
Impennata di prescrizioni di anticorpi monoclonali
Impennata di prescrizioni di anticorpi monoclonali
Impennata di prescrizioni di anticorpi monoclonali

Sono stati finora 25.739, in Italia, i pazienti Covid iscritti nei registri di monitoraggio degli anticorpi monoclonali, farmaci destinati a soggetti con recente insorgenza della malattia ma a rischio di progressione severa.

Le prescrizioni del farmaco, nella settimana dal 15 al 21 dicembre, sono state 2.971, a fronte delle 2.608 della settimana precedente (10-16 dicembre), pari a circa il 34% in più. Continuano a crescere, e sono arrivate a 229, nelle 21 Regioni e Province autonome, le strutture che prescrivono questi anticorpi che vengono somministrati in day hospital tramite infusione.

È quanto emerge dal 38° Report settimanale dell’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) sugli anticorpi monoclonali per Covid-19. Il Veneto resta in cima alla classifica del numero di pazienti inseriti finora nei registri: 4.969 rispetto al totale di 25.739 da marzo 2021.

A seguire, il Lazio con 3.133 pazienti, Toscana con 2.895, Lombardia (1.943) e Campania (1.694). Agli ultimi posti ci sono Sardegna (105), Provincia Autonoma di Trento (79), il Molise (47) e la Provincia autonoma di Bolzano (42). La maggior parte dei pazienti (12.983) ha ricevuto la combinazione di casirivimab-imdevimab, seguita dal mix bamlanivimab-etesevimab (11.599) e da sotrovimab (334).

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