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ELEGANZA IN CLASSE

Ritorna il preppy style
tra divise e uniformi

Pantaloni e cravatta per i maschi, gonna e collant per le ragazze. Scelta anacronistica o uniformità di stile? Preppy style è un evergreen che non perde mai fascino, e ritorna sulle passerelle, ma anche nella vita quotidiana. Dai grembiulini salva lavatrici della scuola dell'infanzia alle versioni per la primaria, dove richiesto, per evitare confronti sociali tra i bambini, fino alle uniformi scolastiche vere e proprie di ispirazione anglosassone, che sia amano o si odiano. Ha fatto discutere di recente la decisione della preside del terzo istituto comprensivo di Francavilla Fontana nel pugliese, la quale ha inaugurato l’anno scolastico, già molto controverso, istituendo l’obbligo di frequenza con la divisa: gonne per le ragazze e cravatte per i maschi, con le inevitabili polemiche e accuse di sessismo e discriminazione da parte di genitori e forze sociali.

IL SONDAGGIO Secondo un recente sondaggio di skuola.net su circa mille studenti delle scuole medie e superiori un alunno su due si dichiara contrario all'uniforme scolastica, considerata un ostacolo alla libertà di usare l’abbigliamento per affermare la propria personalità. «Lo stile è una forma di espressione per molti - dichiara uno dei partecipanti al sondaggio - Se ci vietassero anche questo, penso che impazziremmo. Siamo identificati come numeri sul registro, ma non lo siamo». Nonostante questo, una significativa quota di studenti si dichiarerebbe al contrario favorevole alla divisa scolastica; sempre secondo il medesimo sondaggio, per il 28% degli studenti l'uniforme potrebbe rappresentare un modo per eliminare alla radice forme di disagio e discriminazione sociale, riducendo anche gli episodi di bullismo rivolti a chi non segue le mode del momento, sia per personalità che per motivi economici. Tra gli studenti favorevoli alla divisa non manca chi subisce il fascino delle serie televisive statunitensi: l'entusiasmo per la classica school uniform di matrice anglosassone, dai tempi del film L'Attimo Fuggente o Mona Lisa Smile, passando per la gonna a pieghe di Rory Gilmore alla Chilton, e senza dimenticare la versione sexy famoso videoclip di Britney Spears o le uiformi alla marinara delle Sailor Moon, il fascino della divisa scolastica sembra essere ancora profondamente diffuso nella generazione dei millennial, nati e cresciuti negli anni ottanta e novanta del secolo scorso e ora genitori degli alunni eventualmente interessati, un gradimento che si unisce alla consapevolezza della funzionalità e del senso di ordine che la divisa evoca.

LE MODE Ecco allora comparire nelle collezioni uomo per l'autunno inverno 2020 2021 riferimenti allo stile boy scout, evocativo non solo di ordine e sicurezza, ma anche di aggregazione e condivisione, i valori fondanti del movimento di Baden-Powell. Così come la divisa da boy scout permetteva di ambientarsi e mimetizzarsi nel bosco, adattando il proprio abbigliamento all'ambiente circostante, la moda uomo propone un look versatile che si ispira alla vena nature, rielaborandola per il contesto urbano. Da LL bean featuring Todd Snider, che alla NY Fashion Week presenta una collezione che è un inno all'incontro con la natura, tra verde muschio imperante e materiali morbidi perfetti per ogni situazione, al bomber con stampe allover di matrice retro wild di Polo Raph Lauren, al foulard fazzoletto formato XL proposto da Dior Men, adornato da divertenti bottoni in un gioco ironico di citazioni e rimandi iconografici allo scoutismo. Bethany Williams a Londra presenta una collezione recycled & organic, con un iconico capospalla ispirato alle coperte da esploratori.

Vinicio Mascarello

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