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Nuova tendenza

App e siti: l'esplosione del vintage. Sempre più italiani, soprattutto giovani, comprano abiti di seconda mano

Chi per convenienza e chi per «salvare il pianeta», ma è anche un modo per avere capi sempre originali a prezzi contenuti
Alcuni dei maggiori siti in cui si scambiano vestiti e oggetti di seconda mano
Alcuni dei maggiori siti in cui si scambiano vestiti e oggetti di seconda mano
Alcuni dei maggiori siti in cui si scambiano vestiti e oggetti di seconda mano
Alcuni dei maggiori siti in cui si scambiano vestiti e oggetti di seconda mano

Un po' per risparmiare, un po' per contribuire a salvare il pianeta e un po' per divertimento. Gli italiani si stanno appassionando all'abbigliamento vintage. L'esplosione di siti e di app, facilissimi da usare, ha infatti fatto esplodere lo scambio di vestiti usati online e i primi a comprendere e ad apprezzare questo mercato sono i giovani.

Un mercato in espansione che in Italia vale 24.5 miliardi di euro

Un mercato, quello di seconda mano, che vale circa 24.5 miliardi in Italia. Il Veneto e la Lombardia non sono tra le regioni che primeggiano in questa moda anche se, soprattutto tra i giovanissimi, sta dilagando.

Secondo uno studio di Time2play dedicato all’ecologia, il 73.2% degli italiani compra vintage e second-hand. Il 45% di loro compra abbigliamento di seconda mano. Sono Marche (85.1%), Emilia-Romagna (83.5%) e Basilicata (80%) le regioni con la percentuale maggiore di cittadini che scelgono vintage e second-hand. La Lombardia si piazza solo al nono posto della classifica con un 74.8% e il Veneto fuori dalla top ten con un 16° posto.

Tante piattaforme di scambio anche se eBay resta re indiscusso

A guidare la classifica delle piattaforme di scambio più  usate è il colosso eBay dove si commercia il 77,7% dei vestiti usati seguito da Subito  e Amazon. E, in crescita esponenziale, soprattutto tra i più giovani, c'è la start up lituana Vinted che già a livello globale conta 30 milioni di iscritti. È infatti a siti e app dedicate che il 43,6% degli acquirenti di materiale di seconda mano si affida, mentre solo una minima parte compra usato da amici e conoscenti direttamente.

Secondo la ricerca, di seconda mano online si comprano appunto in maggioranza capi di abbigliamento (le scarpe però sono tar le meno quotate) e libri usati. Molto meno mobili e elettronica e videogiochi.

Ma cosa spinge a comprare materiale usato? Il 49.5%, secondo la ricerca, sceglie vintage per ragioni di convenienza e in secondo luogo, il 32.1%, per la sostenibilità. Vi è anche una consistente fetta di acquirenti che guarda all'unicità dei capi che si possono trovare in questi mercatini online (15.3%) mentre solo una minima parte si è spostata all'usato a causa dei rincari dei prezzi degli abiti nuovi.

Adolescenti e studenti: lo scambio ecologico ed economico che fa...fashion

L'età media di chi fa acquisti di seconda mano in rete è  di 30 anni. L'app Vinted è quella che funziona di più tra gli adolescenti e i giovani adulti: moltissimi infatti hanno scoperto in questa applicazione un  modo per crearsi un proprio stile, unico e diverso dagli altri. «Compro e vendo spesso abiti online», racconta Elisa, una diciasettenne di Verona. «Non avendo molti soldi a disposizione, posso sbizzarrirmi e se un abito non mi piace più, so che sicuramente troverò online qualcuno disposto a comprarlo. Così facendo, recupero soldi per comprarmi qualcosa di nuovo. A volte basta poco, un maglioncino o un accessorio per cambiare completamente look. E poi mi piace perché do un piccolo contributo per l'ambiente e faccio risparmiare ai miei genitori qualche soldo».

Giorgia Cozzolino

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